27° giorno: Cuore trafitto – Cuore assassino

stellamatutina-sacro-cuore-di-gesùCUORE TRAFITTO

«Guarderanno a colui che hanno trafitto» (Zc 12,10).

Per poter parlare del Cuore trafitto di Gesù bisognerebbe avere il Cuore della Madonna, trapassato «da una spada» (Lc 2,35), o il cuore trafitto di san Francesco, di santa Teresa d’Avila, di santa Veronica Giuliani, di santa Gemma Galgani, di san Pio da Pietrelcina, che hanno ricevuto il dono mistico della trasverberazione e hanno parlato di questa trafittura come di un torrente di fuoco misterioso che fa sanguinare il cuore di amore e di dolore.

Certo è che sulla croce, noi vediamo che cosa significa amare «con tutto il cuore» (Mc 12,30). Gesù ci ha amato con tutto il cuore, fino a farselo spaccare, perché noi potessimo entrarci e prenderci dimora.

Scriveva sant’Agostino: «Longino mi ha aperto con la lancia il costato di Cristo. Io vi sono entrato e vi rimango con sicurezza». San Bonaventura aggiunge con commozione: «Come non ammirare quel costato aperto, che unisce il Cuore di Gesù al nostro cuore?». E san Pietro Canisio,  familiarizzando con Gesù, gli diceva affettuosamente: «Voi, o Gesù, apriste il Cuore del vostro corpo…

io mi rifugiai in Esso e trovai il nutrimento dell’anima».

Guardando il Cuore trafitto di Gesù possiamo comprendere dove arriva la ferita del nostro peccato mortale: arriva fino a lì, nel Cuore di Gesù, a trapassarlo!

Una volta la serva di Dio, suor Benigna Consolata Ferrero ebbe questa terribile visione: due furiosi cani mastini si contendevano un pezzo di carne a forma di cuore, lacerandolo orrendamente. Gesù le disse: «È la figura del mio Cuore straziato dai peccatori». Ci pensiamo?

Guardando il Cuore trafitto di Gesù noi possiamo ripetere davvero con san Paolo: «Ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore» (Ef 5,2). Il Cuore trafitto di Gesù è l’espressione più alta dell’immolazione di Gesù. Ce lo insegna santa Margherita quando scrive: «Non so se, nella vita spirituale, vi sia un altro esercizio di devozione più atto ad elevare in poco tempo un’anima alla più alta perfezione, e a farle gustare tutte le dolcezze che si trovano al servizio di Gesù Cristo». Ce lo conferma suor Josefa Menendez, la Messaggera del Sacro Cuore, quando scrive che la piaga del Cuore di Gesù dona valore infinito a ogni nostra offerta, come le disse Gesù stesso: «Metti tutto nella piaga del mio Cuore, al fine di dare alla tua offerta un valore infinito».

stellamatuitna-uomo-pensierosoCUORE ASSASSINO

«Dal cuore dell’uomo vengono gli omicidi…» (Mc 7,21).

Quale differenza! Il Cuore di Gesù si dona fino al punto di farsi squarciare dai suoi nemici. Il cuore dell’uomo, invece, è capace di arrivare all’assassinio del proprio fratello.

Basti pensare alle violenze atroci che ogni giorno la cronaca registra con il racconto di delitti e crimini. Basti pensare, soprattutto, alle leggi assassine che legalizzano l’aborto provocando un’ecatombe giornaliera di tante creature umane innocenti.

Ma non è tutto. Il cuore assassino non si ferma all’uomo.

Va oltre. Vuole uccidere anche Dio. C’è riuscito sul calvario al grido assassino di «crocifiggilo, crocifiggilo» (Gv 19,6). E ci riesce ancora, profanando i Tabernacoli, calpestando le Ostie consacrate o pugnalandole, come fanno i massoni e satanisti nelle celebrazioni dei loro riti tenebrosi.

Ma c’è ancora. Il cuore assassino continua a rivoltarsi contro Gesù con ogni peccato mortale, crocifiggendolo di nuovo crudelmente. Il cuore dell’uomo, allora, diventa il patibolo di Gesù (Eb 6,6). Questo è il tradimento dell’infame coraggio di accostarsi a ricevere Gesù Eucaristico con l’anima in peccato mortale.

Un vecchio missionario fra le tribù dell’Oregon, una notte venne assalito da una banda di selvaggi. Il missionario fece il suo atto di contrizione e poi riuscì a parlare, ricordando a quei selvaggi il bene compiuto con tanti sacrifici quotidiani. Alla fine concluse dicendo: «Adesso, se avete sete del mio sangue, eccomi nelle vostre mani; ma colpitemi qui al cuore! – e si scoprì il petto –. Trafiggete questo cuore che vi ha amato».

Quei barbari si trattennero, si confusero, si commossero.

E lasciarono il missionario senza fargli alcun male.

Noi, invece, ogni volta che commettiamo un peccato mortale, (una bestemmia, un atto impuro, una Messa festiva omessa, e ancor più una Comunione in peccato mortale), colpiamo Gesù al Cuore, senza pietà. Rinnoviamo la «fucilazione del Sacro Cuore», fatta in Spagna da un gruppo di comunisti e anarchici di Barcellona, quando con odio sacrilego scaricarono i loro fucili contro un’immagine del Cuore di Gesù.

Che dire poi dell’odio nel cuore verso il prossimo?

Chi potrà contare i sentimenti di rancore, di avversione o di vendetta che albergano spesso nel cuore dell’uomo?

Eppure il cristiano sa bene che deve amare anche i nemici e pregare per i disonesti e i malvagi (Mt 5,44). «Non lasciarti vincere dal male – grida san Paolo – ma vinci il male con il bene» (Rm 12,21).

Il Cuore di Gesù voglia «trafiggere» il nostro cuore con il suo amore forte e operoso verso Dio e i fratelli.

Proposito: Perdonare di cuore a chi ci offende o maltratta.

FONTE: Cuore di Gesù, Cuore dell’uomo, P.Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010
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