3° giorno: Cuore d’amore – Cuore egoista

stellamatutina-sacro-cuore-di-gesùCUORE D’AMORE

Gesù è Dio. E Dio è Amore.

Il Cuore di Gesù, quindi, è Cuore tutto d’amore.

Non può non amare. Non può non donarsi. Niente può fermarlo, eccetto il peccato, che è la negazione dell’amore.

Il peccato è il suo mortale nemico. Il peccato lo crocifisse sul Calvario. Il peccato continua a crocifiggerlo nei cuori (Eb 6,6).

«Fornace ardente di carità». La fornace è un’immagine espressiva dell’amore di fuoco che riempie il Cuore di Gesù. Anche altre immagini vengono applicate al Cuore di Gesù: cielo d’amore, oceano di carità, abisso, vulcano,

incendio d’amore… Ma sono tutte immagini incomplete e imperfette. Come poter esprimere a parole una realtà d’amore che ha per sorgente Dio stesso, l’Infinito?

«Oh! se intendessimo – esclamava sant’Alfonso – l’amore che arde per noi nel Cuore di Gesù! Ci ha tanto amati, che se mettessimo insieme tutto l’amore di cui sono capaci gli uomini, i Santi e gli Angeli, non arriveremmo che alla millesima parte dell’amore che Gesù Cristo ci porta».

Santa Caterina da Siena, nel suo Dialogo, chiese una volta a Gesù: «Dolce Agnello senza macchia, voi eravate morto quando il vostro costato fu aperto; perché dunque avete voluto che il vostro cuore fosse così ferito e aperto?». Gesù rispose: «Per parecchie ragioni di cui ti dirò la principale. Il mio desiderio, riguardo all’umanità, era infinito, ma l’atto presente della sofferenza e dei tormenti era finito. Per mezzo

di questa sofferenza io non potevo dunque manifestarvi quanto io vi amavo, poiché il mio amore era infinito. Ecco perché ho voluto rivelarvi il segreto del Cuore facendovelo vedere aperto, affinché voi comprendiate che vi amavo più di quanto avevo potuto provarvi per mezzo di un dolore finito…».

Anche san Bernardo, già secoli prima, aveva esclamato: «Signore Gesù, il tuo Cuore fu trafitto perché in cotesta piaga visibile ai nostri occhi, possiamo vedere la piaga invisibile del tuo amore!».

Il Cuore trafitto di Gesù è la sorgente che zampilla amore per la vita eterna.

stellamatuitna-uomo-pensierosoCUORE EGOISTA

Se l’amore «non cerca il proprio interesse» (1Cor 53,1), l’egoismo invece non cerca altro che il proprio tornaconto.

Il cuore dell’uomo, se non viene purificato e trasfigurato dalla grazia, è un cuore egoista che mira solo alle proprie soddisfazioni. Anche quando crede di amare, non lo fa se non per il proprio piacere o per le cose a cui ci tiene. L’artista o il commerciante, l’operaio o il professionista, quanto è difficile che lavorino per amor di Dio, anziché per il guadagno o il successo personale!

È stato scritto, giustamente, che i quattro punti cardinali del cuore dell’uomo sono io, io, io, io. Quando, invece, il cuore si riempie d’amore, allora i quattro punti cardinali diventano Dio, Dio, Dio, Dio.

Ebbene, che cosa dire del nostro cuore? È pieno della carità di Dio, o somiglia piuttosto a un bruco tutto chiuso nel suo bozzolo?

Dobbiamo operare con energia perché il nostro cuore così gretto e interessato si apra con generosità all’amore di Dio e dei fratelli. Non dobbiamo e non possiamo credere di amare Dio solo perché gli rivolgiamo preghiere e suppliche per ottenere favori nell’ora del bisogno.

Quante preghiere interessate! E spesso, ottenuto il favore, addio preghiere! Questo è solo un pregare egoista.

Non serve, certo, né a esprimere né a nutrire l’amore.

I verbi dell’amore egoista sono: ottenere, avere, ricevere, possedere, godere… I verbi dell’amore puro sono: donare, donarsi, partecipare, sacrificarsi, far contento l’altro…

Sant’Alfonso de’ Liguori raccomandava di non desiderare il Cielo solo per il gaudio senza fine che si proverà nell’amare Dio, ma per la gioia che proverà Dio ricevendo il nostro amore puro e totale.

Si può arrivare anche lì dove arrivò san Francesco di Sales durante la prova interiore che lo tormentò a lungo con l’ossessione della propria inevitabile dannazione.

«Ebbene, o Signore, – arrivò a pregare il Santo – se è proprio vero che io debba restare per sempre lontano da Voi, procurerò almeno di amarvi con tutto il mio cuore in questa vita!».

Quando san Pio X era vescovo di Mantova, un socialista anticlericale, Alcibiade Moneta, scrisse e diffuse un velenoso libretto anonimo, pieno di calunnie contro il Vescovo.

Quando l’anonimo venne scoperto, ci fu chi consigliò al Vescovo di denunciare quel vile calunniatore.

«Ma non vedete – rispose il santo Vescovo – che quell’infelice ha più bisogno di preghiera che di castigo?».

Qualche tempo dopo, un rovescio di fortuna ridusse quell’infelice alla miseria. Appena il Vescovo lo seppe, fece chiamare una pia signora, e le disse: «Andate dalla moglie di Alcibiade Moneta, e portatele questa offerta; ma non ditele che sono io che vi mando. E se volesse assolutamente saperlo, ditele che vi manda la signora più pietosa che vi sia: la Vergine dell’aiuto».

Così ragiona e opera chi ha il cuore pieno d’amore «che non cerca il proprio interesse» (1Cor 53,1).

Gesù voglia immergere il nostro cuore egoista nella «fornace ardente di carità» del suo Cuore.

Proposito: Procurarsi un’immagine del Sacro Cuore e metterla bene in vista nella casa.

 

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