7° giorno: Cuore puro – Cuore impuro

 CUORE PUROstellamatutina-sacro-cuore-di-gesù

«Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio» (Mt 5,8).

Con la perenne visione beatifica, Gesù vedeva costantemente Dio. Nella sua anima immacolata, la presenza di Dio splendeva radiosa e ardente in unione d’amore infinito: «Io e il Padre siamo uno» (Gv 10,30), diceva Gesù stesso.

Il Cuore di Gesù, formato dalla carne verginale e dal sangue purissimo dell’Immacolata, è la sorgente di ogni verginità, è la radice di ogni candore. Ogni cuore che voglia essere puro deve immergersi in quel Cuore da cui scaturì sul Calvario, per tutti i cuori, il sangue dell’amore e l’acqua della purezza.

San Gregorio Magno ha detto con ragione: «Il cuore umano non può stare senza godimenti; se non ne trova nella virtù, li cercherà nei piaceri sensuali». Grande verità!

Se il cuore dell’uomo non si innamora di Gesù, si innamora delle creature che portano con loro «la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita» (1Gv 2,16).

Il Cuore di Gesù si circondò di innocenza verginale fin dal seno materno e per tutti i trent’anni vissuti a Nazaret con la Madonna e con san Giuseppe, lo sposo verginale di Maria sempre Vergine.

Ma anche durante la sua vita pubblica, Gesù non nascose mai la preferenza del suo Cuore verso i vergini e i puri di cuore. In una predica, san Giovanni Bosco, parlando una volta delle predilezioni del Cuore di Gesù, faceva appunto queste belle riflessioni: «Quale motivo credete voi che avesse Gesù Cristo di stare tanto e di conversare coi fanciulli, di accarezzarli, se non perché essi non avevano ancora perduto la virtù della purità?

Il Divin Salvatore risuscitò un fanciullo e una fanciulla: ma perché? I Santi Padri dicono che così fece perché i due non avevano perduto la purità.

Perché Gesù Cristo dimostrò tanta predilezione per san Giovanni?… Perché san Giovanni aveva un titolo speciale all’affetto di Gesù per la sua verginale purità».

Se vogliamo essere prediletti dal Cuore di Gesù, dunque, dobbiamo fare del nostro cuore un campo di gigli, perché Egli «pascola fra i gigli» (Ct 2,16).

Supplichiamo spesso, quindi, ripetendo anche noi con il Profeta: «Crea in me, o Dio, un cuore puro» (Sal 50,11).

stellamatuitna-uomo-pensierosoCUORE IMPURO

Nella vita di santa Veronica Giuliani si legge che una volta Gesù prese il cuore della Santa nelle sua mano, lo strinse e lo spremette, per farle conoscere che cosa contenesse.

Ebbene, da quel cuore uscì prima del sangue (simbolo dell’amore), e poi del pus (simbolo dell’impurità). Il cuore di una Santa stimmatizzata conteneva ancora del pus!

Quanta impurità è capace di contenere il cuore dell’uomo?

Basti pensare a tutte le immondezze e nefandezze che gli uomini compiono nel mondo: culto del sesso, nudismo, lussuria, pornografia, promiscuità, contraccezione, prostituzione, omosessualità, aborto: il cuore immondo vive di queste turpitudini, le brama e se le conquista, magari a prezzo di sangue, pronto anche al delitto.

È sufficiente leggere la cronaca di qualunque giornale per trovarvi ogni giorno fatti di sangue a causa della passione carnale dell’uomo.

Il cuore impuro è un cuore ripugnante schifoso: come il pus. Non per niente diversi Santi avvertivano dal fetore nauseabondo la presenza di un peccatore impuro.

Come potrà mai un cuore impuro vedere e gustare Dio? Sarebbe come voler contemplare uno splendido paesaggio con occhiali coperti di fango e pece. L’uomo carnale non vede altro che carne. San Paolo ha affermato giustamente che agli uomini immondi «non è dato capire le realtà dello Spirito di Dio» (1Cor 2,14), perché «quelli che vivono secondo la carne, hanno in cuore le cose della carne» (Rm 8,5).

Il cuore puro, invece, rende l’occhio dell’uomo trasparente alle cose invisibili e attento a evitare ogni ombra di immondezza. «Io benedico – scriveva il beato Contardo Ferrini – i momenti in cui ho arrossito davanti a una parola sconveniente, ho tremato dinanzi a un pensiero non illibato. Quei momenti li ritroverò nell’eternità, quando me li ricorderà il Signore».

Il cuore puro ha orrore delle sconcezze, siano esse della moda nel vestire, del linguaggio lascivo, degli spettacoli osceni in televisione o al cinema, delle stampe e canzoni luride. Il cuore puro cerca «il latte puro» (1Pt 2,2) dell’amore di Dio e del prossimo.

Pensiamo al cuore puro di santa Maria Goretti, che di fronte all’imposizione violenta del peccato impuro reagisce con orrore, si difende con coraggio intrepido, e si lascia accoltellare piuttosto che macchiare la sua angelica verginità.

Pensiamo a san Luigi Gonzaga, il Santo della purezza, che visse la sua breve vita nel fervore della lunga preghiera, della generosa penitenza, dell’eroica carità che lo spinse a raccogliere gli appestati per le strade, caricarseli sulle spalle e portarli all’ospedale, senza curarsi del contagio che lo porterà alla tomba come un fiore splendente di purezza e di amore.

Il Cuore di Gesù voglia purificare anche il nostro cuore tra le fiamme purissime del suo Cuore.

Proposito: Non permettere ai miei occhi di guardare figure, persone o cose indecenti.

FONTE: Cuore di Gesù, Cuore dell’uomo, P.Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010
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