Così votano i Cattolici

Gentile Redazione, vorrei porre il seguente quesito: può un cristiano cattolico votare partiti che si definiscano a favore di eutanasia, aborto, unioni, convivenze e quant’altro? Grazie. (Giovanni)

La vita politica, essendo parte della vita morale, deve essere guidata dai principi della Morale cristiana insegnataci da Gesù Cristo. Infatti non si può essere cristiani solo a parole, oppure solo in Chiesa quando si prega e poi nella pratica vivere ed insegnare l’esatto contrario di ciò che insegna Gesù: il rispetto della vita, l’indissolubilità e sacralità del Matrimonio e “quant’altro”.

Un cristiano non deve aderire a partiti il cui programma è volutamente anticristiano, proprio sui temi etici che sono i più importanti perché, come dice il Signore nel Vangelo: <<Non chi dice “Signore, Signore “, ma chi fa la volontà del Padre mio entrerà nel Regno dei Cieli» (Mt 7,21). Questo significa che il cristiano deve porre mano anche alle realtà politiche ma avendo come fondamento di azione le parole ispirate del Salvatore, con le quali non può venire a compromesso.

Anche una recente nota della Congregazione della Dottrina della Fede, Circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica (2002), si esprime cosÌ: «La Chiesa è consapevole che la via della democrazia se, da una parte, esprime al meglio la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte politiche, dall’altra si rende possibile solo nella misura in cui trova alla sua base una retta concezione della persona.

Su questo principio l’impegno dei cattolici non può cedere a compromesso alcuno, perché altrimenti verrebbero meno la testimonianza della fede cristiana nel mondo e la unità e coerenza interiori dei fedeli stessi. La struttura democratica su cui uno Stato moderno intende costruirsi sarebbe alquanto fragile se non ponesse come suo fondamento la centralità della persona. E il rispetto della persona, peraltro, a rendere possibile la partecipazione democratica. Come insegna il Concilio Vaticano II, la tutela “dei diritti della persona umana è condizione perché i cittadini, individualmente o in gruppo, possano partecipare attivamente alla vita e al governo della cosa pubblica”» (n. 3).

Dunque, partiti che accettano aborto o eutanasia o violazione della sacralità del Matrimonio non possono essere votati dai Cattolici. Certo, oggi è difficile trovare parti politici un po’ più tolleranti verso i principi etici cristiani, si abbia quanto meno la possibilità di far sentire la propria voce per attutire, se non proprio per riuscire a cambiare del tutto, leggi assolutamente inique perché contrarie alla sostanza del Vangelo.

FONTE: n. 38 – 29 settembre 2013 – Il Settimanale di Padre Pio
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