Libro Quarto: Pregare e cantare Maria – 6° Capitolo

CANTI A MARIA

Chi è Maria

Maria è il chiarissimo vaso dello Spirito Santo Paraclito, la gloriosa città di Dio, la donna delle virtù che schiacciò il capo al serpente. Più splendente del sole, più incantevole della luna, più rutilante dell’ aurora, più chiara delle stelle. A lei peccatori e devoti ricorriamo battendoci il petto, dicendo: «Santa Santa Santa Maria, nostra Signora clemente e pia rendici partecipi per le tue preghiere della gloria del cielo».

Carme sulla Beata Vergine

Ave Bellissima Regina, per grazia divina resa eccelsa dalla Trinità che né prima né dopo fece un’ altra più grande. Nella tua giovinezza per le tue provate virtù il Re dei re, sommo ed eterno Dio, ti scelse come sposa. Un angelo ti invitò, oh meraviglia, tanto gli piacesti. E quando disse: «Piena di Grazia», Vergine concepisti, Vergine rimanesti. E dicesti: «Avvenga di me secondo la tua parola». Salute e lode di Padri di Profeti, glossa di molte Scritture, porta attraversata e sempre chiusa di Ezechiele.
Come il roveto da Mosé osservato acceso e non consumato, così partorisci l’Emmanuele, Vergine che non conosci uomo. Come fiori la secca verga di Aronne contro le leggi di natura, come il vello di Gedeone mirabilmente si bagnò di celeste rugiada, così nella salvaguardia del pudore, nell’assenza di dolore e dell’intervento d’uomo partoristi come attesta Gabriele. Salve Ester, per tuo mezzo il re salvò Mardocheo, uccidendo Aman reo. Tu Giuditta mostri il capo reciso d’Oloferne, che superbo sognava di disperdere il popolo di Giuda. Regina, madre del saggio Salomone che regna in Sion, alla cui destra siedi nostra Avvocata. Vergine clemente e pia, proteggici Maria. Amen.

Maria prefigurata

Ave Celeste Regina, mirabilmente resa augusta dalla Triplice Maestà Divina. Il Re degli angeli e dei santi, attirato e colpito dal profumo delle tue virtù, discese dentro di te. Tu lode di Padri e di Profeti, ~ Tu di molte scritture fulgida glossa e malia dei cuori per la tua dolcezza. Porta chiusa mai aperta, attraversata e sempre chiusa ti descrisse Ezechiele come ti vi~ Il roveto ardente e intatto, ammirato dal profeta, ti cantò casta e partoriente. Sono tue figure la verga secca eppur fiorita, il vello di Gedeone intriso di celeste rugiada. Per te, Ester, Mardocheo il giusto giudeo salva il re e giustizia Aman reo del suo delitto. Con la spada di Giuditta abbatti la superbia di Oloferne, che minaccia la rovina di Giuda. Dal Sommo Re coronata, Madre Clemente, Dolce e Cara, sii Avvocata nostra Vergine Pia. Benediciamo e lodiamo Gesù, che la sua Madre Maria benedisse in Dio per l’eternità.

Il Natale

Tutto il mondo sia giocondo con letizia e puro cuore senza macchia e senza vizi perché è il giorno del Signore, nato dalla Vergine. Nel parto di Maria, Madre Pia, il popolo si allieti e ognun le renda le più sentite lodi. Godi uomo sulla terra con tripudio e con ardore, rendi grazie al Divin Figlio poiché per il suo soccorso sei lavato dalla colpa. Lode a te, Felice Madre, nel cui grembo verginale, nato per opera del Paraclito senza intervento d’uomo, il Sommo Creatore del mondo trova riposo.

I dolori della vergine

Sotto la croce siede in pianto la Madre di Dio, recando Gesù nel suo casto grembo, lacrima molto guardando il volto del suo Figlio straziato. Bacia con la pia bocca le rosse piaghe di Gesù, stringe con ambo le braccia le sue spalle e i fianchi. O Maria rossa rosa, candido giglio, dolce pia amorosa, placa tuo Figlio. Lo partoristi felice tra canti d’ angeh, ora schiodato dalla croce lo stringi con braccia dolenti. Anima pia, compiangi Cristo e sua Madre, se desideri godere con essi nel cielo. Gesù, Figlio di Dio, pietà di me per le preghiere della tua Pia Madre, salvami per la tua croce, portami alla vera luce con te in cielo. Tu che al ladrone pentito promettesti il paradiso, perdona me peccatore redento dal tuo sangue. Figlie di Gerusalemme venite e vedete, convertitevi al Crocifisso e piangete.

Gemma di purezza

Maria, Custode Fedelissima della sua purezza, come tortora fuggiva, vivendo nella solitudine del cuore quasi piccolo nido di pudicizia, guidando i suoi pensieri con santa meditazione al possesso di consumata virtù e ai frutti di contemplazione. Così la Dolcissima Maria era amica della quiete, amava stare in casa e non uscir per via.
L’Umilissima Maria odiava i tumulti, fuggiva gli assembramenti per non patire detrimenti nell’anima e nel buon nome. Gemma di purezza, donaci di vivere così.

Tenera fanciulla

Quanto sei bella, tenera fanciulla, quanto soave e quanto senza macchia, quanto potente ed eterna regina come attestano i tuoi tanti miracoli. L inverno è passato… Tu fosti il vello sopra l’aia, arca dell’alleanza, torre d’avorio, sii nostra egida di salvezza, grano puro senza pula. E vieni… Degnissima figlia di Davide, Vergine la più bella fra le donne, città regale e torre fortissima, difendici dalla cattiva morte. Ascoltaci…

La bellezza di Maria

L’ho vista bella come una colomba che saliva sugli specchi delle acque, e il suo profumo inestimabile fluiva immenso dalle sue vesti. Come giorni di primavera la cingevano petali di rose e gigli di convalli. Chi è Costei che sale dal deserto come nuvola di fumo dagli aromi di mirra e di incenso? Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo… Come giorni di primavera la cingevano petali di rose e gigli di convalli.

Maria nostra salvezza Guarda la Stella

Se insorgono contro di te i venti delle tentazioni, tu non temere: ricorda e guarda la Stella del mare, invoca Maria Madre di Dio. Se lei ti sostiene, non cadrai; se lei ti protegge, non ti nuocerà il nemico. Guarda la Stella del mare, invoca Maria.

Facci degni

Verga di Jesse che rechi frutto e fiore, lampada in cielo fulgida e pia per tutti, rendi per Dio fervidi i nostri cuori tiepidi nel bene. Tu fosti giglio tra le spine e fiore di convalli, sei porto che dona conforto, sei sempre rimedio del male. Affrettati, o Madre, mostra l’immensa misericordia, offri al Figlio il petto e il seno e impetra per noi il perdono.
Ave, Vergine gloriosa, eccelsa sposa di Dio, lodabile, famosa e cara a tutti gli uomini per il fior di castità con cui vincesti ogni malia dell’impero di Satana. Facci degni d’innalzare a te il canto e di sedare gli incendi di libidine. Tu decisa disprezzasti ogni inane vanità, ricercando il Re dei re con sublime desiderio, per cui seco meritasti d’allegrarti e di ornarti di ineffabili monili. Facci degni… Nel fulgor delle tue gemme imitasti il casto Agnello, per amare con diletto quel che ancora giovinetta portasti in te con giubilo. Facci degni… Dai suoi attesi amplessi alfine riscaldata sei, Regina, segui il Figlio tuo diletto con le sacre vergini, cantando con dolcezza. Facci degni…

La Madre della misericordia

Io sono la Madre della misericordia, piena d’amore e di dolcezza, sono la gioia speciale dei santi perché sono buona. Venite a me voi che mi amate, e dal seno delle mie consolazioni sarete saziati, perché sono buona.

L’eccellenza di Maria

Grandissima, molteplice è l’eccellenza della vita della Santissima Vergine Maria. La sua persona e il conversare eccellono per profonda umiltà, per sublime castità, per immensa carità, per generosa misericordia e pietà per tutti. O Veneratissima Vergine, giustamente sei superbenedetta nei secoli eterni.

Salve, Regina dei cieli

«Salve, Regina dei cieli, salve, Signora degli angeli, sacro germoglio e porta felice, da cui spuntò la Luce del mondo». O Gloriosa, che copri i delitti del mondo, melodia della schiera dei mesti, sei il libro della legge per il povero, il testo e il commento: rosa e prosa, Madre del sommo Re. «Godi, Vergine Gloriosa, bella più di tutte». Salve, Porta della speranza, profumata come rosa, palma, fiore delle vergini, pace del reo dopo la procella, sei legge graziosa, ai condannati rechi l’amnistia. «Salve, o Bellissima». Luce eccelsa e verginale, fulgida come aurora, che sali verso il tempio eterno, prega per noi, perché l’ora della morte nulla di malvagio trovi in noi. «Prega Cristo per noi».

«Rallegrati, o Regina del cielo»

In te la ragione stupisce, Vergine Madre, per cui la stirpe di Adamo è riconciliata; e per divino consiglio santificata, secondo l’annunzio di Gabriele sei scelta per Madre. «È risorto come aveva detto, alleluia! Prega per noi il Signore, alleluia!». Non tocca da contatti umani, eppure resa gravida, intatta da ogni vizio, gradita per purezza, mirabilmente esaltata nel palazzo del cielo, portaci, o Beata, nel grembo della pace.

Maria Regina e Porta del cielo

Salve, o Vergine, Speranza dei peccatori, Madre dell’eterno Re, spezza le loro catene con la tua preghiera, o Signora. Salve, o Vergine, non tardare, affrettati ad aprirci le porte, comanda che noi entriamo con te nella gloria del cielo. Salve, o Vergine, amata da Dio, sii la nostra Avvocata, tu che sei detta Stella del mare che conduce al cielo.

Regina, Signora del mondo

Salve, o Signora del mondo, sola senza uguali; ti preghiamo che il Signore sia placato da te, Egli che per noi in te volle incarnarsi ed essere duramente trafitto sul legno della croce. Salve, o Piena di grazia, Signora degli angeli, Consolatrice di tutti e Speranza dei miseri; sei molto in alto nel regno dei cieli. Ti preghiamo, cancella le macchie dei nostri peccati. Salve, o Madre di Gesù, tutta graziosa, Vergine prudente e umile e tutta virtuosa, tra le figlie di Sion sei deliziosa; portaci ai gaudi gloriosi del cielo. Amen.

FONTE: Tommaso da Kempis; Imitazione di Maria.
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