Libro Terzo: Amare Maria – 1° Capitolo

A Gesù con Maria

1) È giusto e logico, che dopo la memoria della santa croce si abbia anche una speciale memoria per i dolori della Beatissima sempre Vergine Maria, Madre di Dio, la quale stette fedelmente accanto al suo diletto Figlio Gesù, che pendeva dalla croce e moriva per la salvezza di tutto il mondo. Spettacolo straziante, quello della Madre e del Figlio crocifisso: della Madre che piange e del Figlio che soffre per lei; della Madre annientata dal dolore e del Figlio che le parla; della Madre che sta sotto la croce e del Figlio che pende dalla croce; della Madre che sospira e del Figlio che spira. Abisso di immenso dolore, che non si deve mai dimenticare, ma si deve conservare fortemente impresso nel cuore dei fedeli.

2) Pilato, sulla tavoletta fissata alla croce, fece scrivere: «Gesù Nazareno, re dei Giudei» (Gv 19,19). Scrivi anche tu questo a lettere d’oro nel tuo cuore, contro le derisioni degli uomini e il terrore dei demoni; e Gesù Cristo, Re del cielo, ti libererà da ogni persecuzione dei malvagi. Se farai così, ti starà accanto con le sue preghiere anche Maria, la Madre di Gesù, perché tu non ti disperi nelle angustie e negli ultimi istanti della tua vita.

3) Nessuna madre provò tanta gioia e tanta consolazione nella nascita del proprio figlio, quanta ne provò questa Beatissima Madre, che meritò di concepire e partorire il Figlio di Dio. Parimenti nessuna madre soffrì e sopportò tanto sconforto e tanto lacerante dolore per la morte del proprio figlio, quanto questa Amantissima Madre nella passione del suo Diletto Figlio, partecipando ai suoi dolori. Restò ferma accanto alla sua croce e, trafitta dalla spada del dolore, pianse amarissimamente.

4) Nel vedere così grandi sofferenze nel Figlio, che amava in maniera singolare e al di sopra di ogni cosa, fu un vero miracolo se poté continuare a vivere ancora nel corpo, mentre la sua anima veniva trapassata dalla spada del dolore tante volte quante vide o udì lamentarsi il Figlio, straziato e schernito. Martirio veramente unico per la Madre desolata e per la Vergine tenera, tormentata nel cuore e sofferente con il Figlio più atrocemente di un martire steso sul cavalletto di tortura.

5) Se amate Nostra Signora, fratelli, e se desiderate il suo aiuto in tutte le tribolazioni, fermatevi con lei presso la croce di Gesù, partecipando con tutto il cuore alle sofferenze di entrambi, perché Ella, nell’ora della vostra morte, preghi sollecitamente affinché vengano perdonati i vostri peccati e le vostre mancanze. Infatti chi ora ricorda e medita devotamente e spesso la passione del Signore e le lacrime della sua addoloratissima Madre può ben sperare nella misericordia di Dio e nella bontà della Madre e del Figlio, perché siano presenti nelle sue necessità e lo confortino nell’ ora della morte. Quanto felice quell’ anima che amò in vita Gesù e Maria, e meditò ogni giorno la dolorosa presenza di lei accanto alla croce di Gesù! Felice il religioso, che disprezza tutti i piaceri mondani e ha eletto nostra Signora come Madre consolatrice, custode e protettrice di tutta la sua vita.

6) Nessuno può dubitare che la buona e misericordiosa Madre, consolatrice dei poveri e soccorritrice degli orfani, volentieri dirà una sua parola dolce e buona per il fedele servitore, che starà per uscire da questo mondo. Placherà con le sue sante preghiere il volto del diletto Figlio e nostro Redentore, dicendo: «Mio amorosissimo Figlio, abbi pietà del tuo servo che mi ama e mi loda, come tu stesso hai visto e conosci. I santi angeli mi annunziavano i frequenti saluti, che uscivano devotamente dalle sue labbra, rammentando i miei gaudi; come era solito invitare molti fratelli a lodare con lui il tuò santo nome. Egli è il nostro segretario, e scrive libri di devozione. Passando per via e vedendo da lontano una croce, egli si ricorda della tua passione e ti dimostra il suo ossequio, inchinandosi davanti a essa. È lui che, vedendo in una chiesa o altrove un’ immagine che ti ritrae, mentre giaci sul mio grembo o morto fra le mie braccia, immediatamente se ne addolorava, versava lacrime, piangeva, pregava piegando le ginocchia e ti adorava. Egli non si è mai allontanato da noi senza darci un bacio d’amore; e anzi tutti i giorni e tutte le notti tenne viva nel cuore la compassione per le tue sante piaghe e per le lacrime degli occhi miei, cercando di compatirmi con trasporto. Perciò ricordati di tutto questo, mio carissimo Figlio, e concedigli di trovare misericordia presso di te. Ti supplico con forza per lui, unitamente a tutti i tuoi angeli e santi».

7) Fate questo, fratelli, mentre state bene e avete ancora tempo per emendarvi. Procuratevi tali amici e avvocati, che possano dire una buona parola, gradita a Dio, per le vostre offese e i vostri debiti; e che vi possano accogliere nei loro eterni tabernacoli, dopo i pericoli e le faticose lotte di questo mondo, giacché non potreste trovare amici più fedeli e potenti in cielo e sulla terra di Gesù, Re degli angeli, e di Maria, nostra Signora e Regina del cielo. Se amate Cristo, prendete la sua croce, seguite la sua croce, restate accanto alla sua croce, abbracciatela e non abbandonatela finché non giungiate a Gesù, vera luce, che disse: «Chi segue me non cammina nelle tenebre». Se desiderate essere consolati in ogni tribolazione, avvicinatevi a Maria, Madre di Gesù, che sta accanto alla croce, addolorata e in lacrime; e tutto ciò che vi opprime svanirà o diventerà più sopportabile. Prima di morire, eleggete questa benignissima Madre di Gesù al di sopra di tutti i parenti e di tutti gli amici, come vostra Madre e Avvocata; e salutatela frequentemente con l’Ave Maria, che le è molto gradita.

8) Se il nemico maligno vi tenta e vi impedisce di invocare Dio e Maria, non vi curate e non cessate di lodarli e di pregare; ma più ardentemente invocate Maria, salutate Maria, pensate a Maria, nominate Maria, onorate Maria, inchinatevi a Maria, raccomandatevi a Maria. Restate in casa con Maria; tacete con Maria, godete con Maria; soffrite con Maria; lavorate con Maria; vigilate con Maria; pregate con Maria; camminate con Maria; sedete con Maria; cercate Gesù con Maria; stringete nelle braccia Gesù con Maria. Abitate a Nazaret con Gesù e Maria; andate a Gerusalemme con Maria; state presso la croce di Gesù con Maria; piangete con Maria; seppellite Gesù con Maria; risorgete con Gesù e con Maria; salite al cielo con Gesù e con Maria; desiderate di vivere con Gesù e con Maria.

9) Se meditate bene queste cose, fratelli, e se crederete di metterle in pratica, il diavolo fuggirà da voi e farete progressi nella vita spirituale. Maria, nella sua clemenza, pregherà volentieri per voi; e Gesù ben volentieri, per il rispetto che porta alla Madre, la esaudirà. È ben poca cosa quello che facciamo. Ma se ci accostiamo al Padre per mezzo di Maria e il suo Figlio Gesù, otterremo misericordia e grazia in terra, nonché gloria senza fine con loro nel cielo. Amen.

10) Felice l’anima devota, che in questa vita abbia Gesù e Maria come intimi amici: commensali a tavola, compagni nei viaggi, premurosi nel bisogno, consolatori nelle sofferenze, consiglieri nelle incertezze, soccorritori nei pericoli e in punto di morte. Beato chi si ritiene pellegrino su questa terra, e considera massima gioia avere ospiti Gesù e Maria nel profondo del suo cuore.

FONTE: Tommaso da Kempis; Imitazione di Maria.
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