Libro Terzo: Amare Maria – 3° Capitolo

EFFETTI DELLA DEVOZIONE A MARIA

1) «Il ricordo di me è più dolce del miele» (Sir 24.19). Queste parole dell’Eterna Sapienza si applicano decorosamente e opportunamente alla Madre della misericordia, da cui è nato Cristo, sole della giustizia. Dolce è Gesù, dolce è Maria, perché in essi non c’è amarezza alcuna, ma somma pietà, mansuetudine, carità e smisurata misericordia. Beato chi segue le orme dell’umile Gesù e si rivolge devotamente a sua Madre, per trovare grazia davanti a loro. Pertanto, fedelissimo servo di Dio, riunisci in un fascicolo quanto fece e insegnò Gesù, e ti gioverà più di tutti i tesori del mondo; medita frequentemente le azioni e le parole della sua Santissima Madre, che saranno di enorme consolazione per l’anima e più profumate di tutti gli aromi.

2) Il corpo ama i buoni odori e si rinfranca con il nutrimento dei cibi; l’anima invece si nutre, si irrobustisce e si allieta con salde virtù e sante meditazioni. Perciò, più ci si dedica alla perfezione sotto la guida e alla scuola dei maestri più nobili, tanto più efficacemente si impara e, in breve tempo, si giunge al colmo della felicità. Orbene, i maestri più grandi delle virtù e i più grandi luminari di tutta la santita’ sono Gesù e Maria, che devi proporre alla tua pochezza come modelli da imitare, quasi fossero davanti a te. A essi devi unirti, rendendoti loro familiare, dedicandoti a loro e, dovunque ne senti parlare, fermati ad ascoltare diligentemente ogni cosa. E poi pensaci a lungo e rifletti attentamente su quanto suscita edificazione e dolcezza.

3) Ogni volta che stai per recitare le lodi divine o per fare qualunque azione, da solo o con gli altri, alza prima gli occhi al cielo e invoca teneramente Gesù e Maria, mettendoti supplichevolmente sotto la loro vigile protezione, facendo l’offerta di te stesso al loro beneplacito, perché la tua azione sia gradita a Dio, utile al prossimo e meritoria per te. La tua mente sia sempre pura, la tua volontà decisa, il tuo lavoro discreto, le tue parole controllate, ben concluse le tue azioni. Tutto si svolga a lode di Gesù e della sua Benedetta Madre.

4) Comincia sulla terra a lodarli, a venerarli e ad amarli, per poter meritare di regnare con loro, di lodarli, benedirli ed esaltarli in eterno unitamente agli angeli e ai santi. È bello e soave lodare Gesù; è amabile e grazioso lodare Maria. Lodali nella gioia, lodali nella tristezza, perché sono degni di ogni lode e devono essere ugualmente invocati in ogni circostanza. Quanto più frequentemente ti eserciterai a lodarii, tanto più crescerai nel loro amore e ti rafforzerai nella grazia della loro devozione.

5) Essi non si dimenticheranno mai di te, se tu non ti dimenticherai di loro. Ma se sventuratamente ti sarai dimenticato o ti sarai comportato male, se la tua devozione di una volta sarà raffreddata, dovrai punirti con opportuni castighi, deplorare amaramente i tuoi cattivi trascorsi, imparare a parlare più spesso con Dio e custodire con vigilanza maggiore la grazia che ti è stata donata. Ricordati, dunque, dei benefici di Gesù e Maria, e deplora la tua negligenza e la grave ingratitudine, in cui stoltamente sei caduto.

6) Felice chi ascolta attentamente gli ammonimenti di Gesù, perché si corregga e sia nuovamente rapito, dopo il pianto amaro, alle felici estasi dell’anima. La pietà di Gesù è più grande di tutti i peccati e la benignità di Maria non potrà mai esaurirsi. Oh, se tu potessi progredire molto nell’ amore di Gesù, e servire degnamente e devotamente la benedetta sua Madre Maria!
Ma che cosa potresti fare tu, che non sei degno nemmeno di pronunziarne il nome, poiché sei fragile, tiepido, negligente e, per di più, li offendi in molti modi frequentemente? Come protesti lodarli, se la lode sulla bocca di un peccatore non è accetta, poiché i santi possono essere soltanto quelli che sono giusti e degni? Ma allora devi tacere o parlare? Guai a te, se non loderai; ma guai a te anche se loderai con labbra indegne. Insomma, cosa devi fare per trovare misericordia e non incorrere in peccato?

7) Per procurarti la benevolenza del benignissimo Gesù e della misericordiosissima sua Madre, non c’è di meglio che umiliarti in ogni cosa, sottomettendoti a tutti, stando sempre all’ultimo posto e ritenendoti sinceramente indegno e vile. Se ti ritieni invece capace di fare qualcosa di buono, renditi conto della tua nullità. Soltanto così potrai placare Dio; Gesù avrà compassione di te e anche Maria pregherà per te. Sarai consolato nella tua umiltà, e non rimarrai confuso davanti a loro; ma riceverai copiosi doni, sciogliendo canti di lode. Se non sei capace di lodarli degnamente, fa come meglio puoi, offrendo ciò che hai, poiché la buona intenzione ti aiuterà fino a quando non sarai in grado di rendere ossequi migliori.

8) I più grandi e i più devoti lodano magnificamente; quelli che hanno solo un po’ di olio, lo offrano volentieri al Figlio e lo sacrifichino alla Madre della grazia. Bisognerebbe zittire davanti all’eccellenza della gloria e della dignità del magnifico Figlio di una Madre Vergine, ma poiché Maria non disprezza i piccoli e i peccatori, ammetterà misericordiosamente la tua lode nel coro di quelli che la lodano, come afferma il santo profeta: «Il povero e il misero loderanno il suo nome». Questo si doveva dire, anche se in breve, secondo le proprie modeste possibilità, ma con linguaggio semplice e con sincerità.

9) Forse Gesù e Maria non furono i più umili sulla terra e non sono i più grandi nel cielo? Gesù si fece servo e Maria si chiamò ancella. Ma il mondo intero ha sperimentato la loro carità; i santi esaltano la loro dignità; la schiera degli angeli li venera. Potessi trovare anche te con loro, per inneggiare insieme con accenti instancabili al dolce nome di Gesù e della dolcissima Vergine Maria.

10) È bello e dolce mettersi al servizio di Gesù e di Maria. Essi per primi si sono messi al nostro servizio con molta fedeltà e umiltà. Figli degli uomini, servite il Signore, che si è degnato di servirvi così tanto; servite la Madre di Dio, che tanti esempi vi ha dato di santo servizio. È giusto onorare questi sommi patroni che ci possono aiutare, visto che per loro mezzo si conosce e si attua la volontà di Dio.

11) Implora ogni istante Gesù e Maria, che ti difendono dai nemici dell’anima e del corpo, e concedono i gaudi eterni a quanti li servono. Ricorri a Gesù e a Maria in ogni necessità, manifestando loro le tue richieste, confessando loro le tue colpe e deplorando i peccati commessi. Chiedi perdono, abbraccia la penitenza, riprendi a sperare, prometti di emendarti e abbi fiducia nell’ aiuto della grazia. Se cadi facilmente in peccato, sollecitamente sforzati di rialzarti. Gesù e Maria esaudiranno volentieri le preghiere di chi li invoca, e non disprezzeranno il gemito dei bisognosi. Faranno festa anche gli angeli, quando ti sarai convertito con tutto il cuore da ogni peccato e avrai abbracciato una vita migliore, come è gradito a Cristo e alla sua Benedetta Madre. Cerca solo di non offenderli, ed essi non ti negheranno il loro aiuto; rendi loro il dovuto onore ed essi si prenderanno la massima cura di te.

12) Preghiera. A te, Signore Gesù, e alla tua Santissima Madre Maria raccomando l’anima mia e il mio corpo da custodire per la vita eterna. O unica speranza mia, Gesù e Maria, in ogni tribolazione e angustia mi soccorra la vostra pietà. Voi siete miei padroni potentissimi, degni di essere amati più di tutti i santi. Io, povero e pellegrino su questa terra, non ho nessuno, fra tutti i miei amici e conoscenti, tanto fedele e caro quanto voi, in cui confido.

FONTE: Tommaso da Kempis; Imitazione di Maria.
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