Sintesi della dottrina dei Testimoni di Geova

Prima di esaminare i singoli punti della dottrina elaborata dai Testimoni di Geova, ne vogliamo dareUNA VISIONE PANORAMICA, perché il lettore possa coglierne meglio il senso generale.

Per far ciò ci siamo serviti del diffusissimo libretto dal titolo: “La Verità che conduce alla vita eterna”[WBT, Brooklyn, 1968]che i Testimoni di Geova hanno fino ad ora stampato in ben 74 milioni di copie e che di fatto riassume tutti gli altri libri da loro distribuiti.

L’errore base di questa dottrina, anche se abilmente inserito e quasi velato in un contesto più ampio, è LA NEGAZIONE DELLA DIVINITÀ DI GESÙ CRISTO. I Testimoni di Geova non sono perciò “cristiani”, perché riducono Gesù a una semplice creatura di Geova-Dio (pagine 22-24). Per essi quindi neppure la Madonna è la Madre di Dio, ma è semplicemente madre della creatura-Gesù.
Inoltre essi NEGANO LA TRINITÀ DELLE PERSONE DIVINE: non c’è né Padre, né Figlio, né Spirito Santo, ma solo Geova-Dio. In questo modo i Testimoni di Geova negano i due misteri principali della fede cattolica.
Altro punto dottrinale errato è l’affermazione che L’ANIMA DELL’UOMO MUORE COL CORPO. Di conseguenza, dopo la morte non c’è castigo per chi ha fatto del male né premio per chi ha fatto del bene. Soltanto due piccoli gruppi di uomini scelti tra i Testimoni di Geova, risorgeranno per vivere eternamente felici, uno in Cielo e l’altro sulla terra. Tutti gli altri uomini spariranno nel nulla (pagine 94-101). 
LA FINE DEL MONDO È IMMINENTE. 
Circa il tempo di questo evento affermano di poter ricavare dalla Bibbia date precise che – come vedremo – sono state però di volta in volta smentite dai fatti. L’ultima opinione in proposito è molto più cauta delle precedenti, e afferma che la fine del mondo si compirà entro una generazione a partire dal 1914, cioè in un tempo in cui saranno ancora vive persone nate nel 1914. In quel giorno le schiere angeliche uccideranno, nella battaglia di Armagheddon, tutti coloro che non sono stati Testimoni di Geova (pagine 97-139). 
IL NEMICO DI GEOVA-DIO
 (la “bestia” della quale parla l’Apocalisse) è qualunque organizzazione religiosa diversa dai Testimoni di Geova, in primo luogo la Chiesa Cattolica (pagine 114-139).
Oltre a queste affermazioni più importanti, i Testimoni di Geova insistono stranamente SU QUESTIONI SECONDARIE, come quando sostengono che Gesù non morì su una “croce” ma su un “palo” (pagg. 141-143), quando rifiutano le immagini sacre (pagine 143-145) e le feste religiose come il Natale e la Pasqua (pagine 147-149), e quando non vogliono fare trasfusioni di sangue anche se prescritte dal medico (pagine 163-169), ecc.

Da quanto detto balza evidente che l’insegnamento dei Testimoni di Geova è una raccolta di eresie che un cristiano non può accettare senza rinunciare alla vera fede in Gesù e senza mettere in pericolo la propria salvezza eterna.

Eppure i Testimoni di Geova si insinuano nelle coscienze con una tattica sottilissima, facendo leva su quattro argomenti psicologici di grande effetto:

Prima di tutto essi si annunciano come I SOLI ADORATORI DI DIO: essi, e solo essi, hanno conosciuto il vero Dio, il cui nome è Geova, e solo essi lo servono come egli vuole. Questa “rivalutazione di Dio” ha da principio una grande presa su anime disorientate ed anche su anime pie, le quali però vengono ben presto coinvolte in errori che arrivano fino a negare le principali verità cristiane e, in definitiva, a negare Dio stesso come ci è stato rivelato da Gesù.
In secondo luogo essi OSTENTANO UNA FEDELTÀ ASSOLUTA ALLA BIBBIA, la quale gode presso tutti gli uomini, ed anche presso gli increduli, di un alone di sacralità che avvince. E i Testimoni di Geova si presentano come i soli fedeli interpreti della Bibbia. In realtà essi operano un vero saccheggio della Bibbia, le cui frasi, staccate dal contesto, vengono distorte nel significato per sostenere le loro teorie precostituite. E tutto ciò in dispregio dei più elementari principi di interpretazione biblica. Più avanti dimostreremo quanto qui affermato.
Inoltre i Testimoni di Geova coinvolgono i propri ascoltatori in una vera e propria PSICOSI DELL’IMMINENTE. “La fine del mondo è vicina – essi dicono – è questione di qualche anno, forse meno. Se stai con noi sei salvo, se no sarai distrutto per sempre…”. Si crea così una pressione psicologica che fa tanto più presa quanto più il soggetto è religiosamente debole. E così molti si lasciano coinvolgere.
Da ultimo sottolineano fortemente il disordine e IL MALE CHE C’È NEL MONDO, frutto dei nemici di Geova, e lo contrappongono al naturale desiderio di pace, di giustizia e di bontà che tutti abbiamo. E dicono: “Venendo con noi il male finirà e verrà la pace sulla terra. La bontà, la concordia, la non-violenza, fioriranno spontaneamente, e tutti gli uomini vivranno bene come fratelli”.

Come il lettore avrà già notato, il successo della propaganda dei Testimoni di Geova è dovuto non al contenuto del loro insegnamento, ma a circostanze ad esso estranee, che però hanno grande influsso sulla psicologia della gente.

Se a tutto ciò si aggiunge la gentilezza dei modi e l’insistenza nel presentarsi di casa in casa, si può comprendere perché – nonostante il contenuto errato e spesso addirittura grottesco della loro dottrina – essi riescano a conquistare sempre nuovi adepti.

Ne consegue che LA MIGLIOR DIFESA contro i loro errori è la semplice esposizione di quello che insegnano, sia riguardo alla Bibbia, che riguardo alla fine del mondo, a Dio, a Gesù Cristo, ecc. E ciò è appunto quanto faremo.

Fonte: culturacattolica.it

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