«Vi consoli il dolce pensiero · «Finita la Messa mi trattenni per il rendimento di grazie. Oh quanto fu soave il colloquio col Paradiso questa mattina!»
Questo pensiero di Padre Pio è un richiamo santo e salutare a tutti coloro che hanno la grazia di partecipare alla Santa Messa e ricevono la Santa Comunione. Il «rendimento di grazie», come lo chiama Padre Pio, o il ringraziamento alla Comunione che si fa dopo la Santa Messa, è tempo preziosissimo per l’anima, e può diventare anche un tempo di grazie e di esperienze ineffabili.
E un vero peccato, perciò, l’omissione o anche la sola negligenza e indifferenza, 1’indolenza e la trascuratezza nei riguardi del ringraziamento alla Santa Messa e alla Santa Comunione. Purtroppo si è davvero in pochi a rendersi conto di ciò, se si guarda a quanti, con fretta e superficialità, omettono ogni ringraziamento alla Messa e alla Comunione, per correre subito a fare servizi e faccende di ogni genere. Non si comprende che dopo la Messa e la Comunione, per circa un quarto d’ora, perdura la presenza reale di Gesù Eucaristico in noi, e con il «rendimento di grazie» si fa il servizio più delicato e prezioso per la nostra anima, per la nostra vita spirituale, molto più importante di ogni altra cosa temporale. […].
Padre Pio si esprime con effusione e trasporto di cuore scrivendo: «Oh quanto fu soave il colloquio col Paradiso questa mattina!». Egli afferma con chiarezza che il suo ringraziamento alla Santa Messa fu un’ esperienza di Paradiso per l’incontro e il colloquio che ebbe con il Paradiso racchiuso dentro di lui grazie alla presenza reale di Gesù Eucaristico. le parole di Padre Pio possono far pensare a una vera «estasi» che lo rapì nel Paradiso di Dio durante il ringraziamento. Non sono una novità queste «estasi», anche se non così frequenti. Le troviamo nei santi, antichi e recenti, come leggiamo, ad esempio, nella vita di san Francesco d’Assisi e di santa Teresa d’Avila, di san Giuseppe da Copertino e di santa Margherita Maria Alacoque, di santa Gemma Galgani e di san Pio X. E che cosa non hanno saputo scrivere a questo proposito sant’ Alfonso M. de’ Liguori e san Pietro Giuliano Eymard, il santo Curato d’Ars e il beato Contardo Ferrini? Sono pagine su pagine palpitanti e fragranti di amore eucaristico estatico e sublime, di esperienze ineffabili realmente paradisiache.
Ma anche senza parlare di «estasi», Padre Pio ci conferma la grande e consolante verità secondo cui, quando si partecipa alla Messa e si riceve la Comunione, si viene quasi in possesso, potrebbe dirsi, del Paradiso. […] Gesù stesso fece capire ciò con le divine parole: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui» (Gv 6,56).
Oh divina Presenza! Oh paradisiaco colloquio! Oh ineffabile unione con Lui Per questo Padre Pio ha potuto esclamare: «Oh quanto fu soave il colloquio col Paradiso questa mattina!». Tutto avvenne durante il ringraziamento dopo la Messa e la Comunione. Quanto è importante e prezioso per tutti, dunque, il quarto d’ora di ringraziamento alla Santa Comunione!