Una corona d’oro cinge il suo capo. Eccli. 45, 14.
1. Giuseppe trionfa nel Cielo.
Il Cielo è il luogo dei veri trionfi, dove tutto è schietto, bello, vero, santo. Soprattutto quando chi arriva lassù è passato sulla terra ignorato, disprezzato quasi, sudando il pane quotidiano, e facendo costantemente il bene. Giuseppe, che aveva un suo compito, tanto alto, da fare invidia agli Angeli, non ha ricevuto tra gli uomini che indifferenza… Di lui non parlan le storie… È uno dei molti Santi che passano tra gli uomini come non fossero mai stati. Perfino nella Chiesa, Giuseppe è rimasto per molti secoli quasi nascosto, circondato ancora dal suo così caro silenzio. Ma in Cielo! Che festa!
E ora Egli è in Cielo con Gesù e con Maria. La santa Famiglia!
2. Giuseppe trionfa nel Purgatorio.
Giuseppe, che ci ha salvato Gesù per la croce e per l’altare, a Betleem – la casa del
pane – e a Nazaret – la casa del fiore, – è uno dei grandi benefattori degli uomini. È interessato più di tutti dopo Maria, alla redenzione operata da Gesù. La redenzione nel Purgatorio è in atto: non è ancora raggiunto l’ultimo stadio. Giuseppe non può disinteressarsi di quelle care povere anime. Lo sanno, e pregano e sperano nella sua intercessione. Egli è l’amico del Purgatorio. E un grande consolatore.
3. Giuseppe trionfa sulla terra.
Ci son voluti i Santi per destare nel cuore dei fratelli il culto di San Giuseppe. San Bernardo e santa Teresa tra tutti. Ora la sua gloria s’è levata nel cielo della Chiesa, ed egli è, come dev’essere, una stella di prima grandezza.
Si direbbe che dal Cielo continui a fare in terra il suo benedetto ufficio. Proteggere, custodire, difendere, soccorrere… Ne ha tanto bisogno la terra!
E ora, in Cielo, il Signore lo lascia fare. Fa ancora così bene, come sempre!
O mite trionfatore, Giuseppe santo, che nel Cielo sei ripagato della tua devozione a Gesù e a Maria, sei ricompensato delle tue nascoste sofferenze, della tua generosa rinunzia, provvedi alle nostre necessità, rimedia ai nostri travagli. Nelle nostre case, nelle anime, nella mia anima, v’è tanto bisogno d’un occhio buono che vegli, d’una mano amica che ordini, d’un cuore caldo che inspiri. Prendine possesso tu, in nome del tuo divino Protetto.
LETTURA
Santa Teresa di Gesù scrive ancora, a proposito della sua devozione al santo Patriarca: «Procuravo di celebrar la sua festa con la maggior solennità che mi fosse possibile…
Per la grande esperienza che io ho dei favori che san Giuseppe ottiene da Dio, vorrei persuader tutti ad essergli devoti. Non ho conosciuto persona che gli sia veramente devota e che pratichi in suo onore qualche particolare devozione, che non faccia notevoli progressi nella via della virtù.
Le anime che si raccomandano a Lui sono aiutate in maniera particolarissima. È già da vari anni che nel giorno della sua festa io gli domando una grazia speciale: Egli mi ha sempre esaudita. Se la grazia che gli chiedo non è tanto conforme alla gloria di Dio, la raddrizza egli stesso e me ne fa ricavare un bene maggiore…
Soltanto prego, per amor di Dio, che lo provi chi non mi crede e vedrà per esperienza di qual vantaggio sia il raccomandarsi a questo glorioso Patriarca e l’essergli devoti».
FIORETTO
Mi voglio abituare a riportare a Gesù, piccoli successi che possono rallegrare la mia vita.
GIACULATORIA
Capo della Sacra Famiglia, prega per noi.
Tu dall’empireo luce di speme doni, nell’ardua prova, a chi geme.