Marzo: Mese di San Giuseppe – 30° Giorno

stellamatutina-san-giuseppe-con gesùGuarda e fa secondo l’esempio. Ex., 25, 40.

1. Giuseppe è modello nella conoscenza di Dio.
S’è votato a Dio e ha vissuto di Dio. Quando ha visto, trasalendo, nascere il Signore, accanto a lui nella misera stalla e seguirlo poi da per tutto, proprio come un bambina, egli non sapeva più trattenere le la­crime. A mano a mano la sua mente si arric­chiva di celesti chiarezze: vedeva Gesù, ve­deva Dio. Lo studiava con la passione del­l’amore. La contemplazione per lui era for­ma della preghiera. S’era aperto il Cielo, e la gloria di Dio lo inebriava.

2. Giuseppe è modello nell’amore di Dio.
Quel che è bello è oggetto d’amore. Nulla può essere più irresistibilmente oggetto d’amore che l’infinita divina Bellezza. Giu­seppe non sa più moderare i battiti del suo cuore: sente che il cuore non gli appartiene più. Gesù se l’è rubato tutto, e da buon Figliuolo ne fa parte a Maria, la sua Mamma. È una tenerezza nella casa santa che chiama dal Cielo gli Angeli, i quali non sanno ormai che cosa scegliere tra il Cielo e quella squallida casa. Come sparisce la materia e quanto gran­deggia lo spirito! Poiché trionfa l’amore.

3. Giuseppe è modello nel servizio di Dio.
Che dolce cosa servire chi si ama! Sem­bra, il servizio, quasi la concretezza dell’amo­re. L’amore quaggiù non è pacifico come nel paradiso: è insofferente, è irrequieto. Vorrebbe fare l’impossibile.
Giuseppe, che sente il martirio dell’amore per il divin Figliuolo a lui affidato, si studia d’indovinare i desideri, i pensieri, per preve­nirli, per contentarli. Nulla lo arresta, lo sco­raggia, lo stanca. E poi, servire Gesù, non è forse regnare?
Più Giuseppe si umilia e più giganteggia. È lo stile di Dio.
Giuseppe santo, esemplare di tutte le vir­tù, che ti dànno il nome comprensivo di giu­sto, guarda a me che sono invece così povero di bene e così ricco di male! Conosco tante cose e non conosco che poco e male il Signore; amo tante cose e non so amare l’Amore; son servitore di tanti idoli e mi ribbello al­l’unico Dio. Misericordia, mio dolce Patro­no! Prega tu per me il Signore; digli che mi apra la mente, che mi riscaldi il cuore, che mi purifichi e fortifichi la volontà. Io voglio imitarti, per seguirti nella ricchezza del pre­mio!

LETTURA
Leggiamo ancora in S. Francesco di Sales: «Che ci resta da dire ormai se non che que­sto glorioso Santo ha tanto credito nel Cielo presso Colui che lo ha tanto favorito ele­vandolo al cielo in corpo ed anima; e ciò è tanto più probabile in quanto noi non ab­biamo di lui nessuna reliquia qui in terra: e mi sembra che nessuno possa dubitare di que­sta verità. Come infatti avrebbe potuto rifiu­tare questa grazia a S. Giuseppe Colui che gli era stato obbediente tutto il tempo della sua vita? Senza dubbio, quando Nostro Si­gnore discese al Limbo, Giuseppe gli parlò così: «Mio Signore, ricordatevi, per favore, che quando veniste dal cielo in terra, io vi ricevetti nella mia casa, nella mia famiglia; e da quando foste nato, io vi accolsi tra le mie braccia. Ora dunque che voi dovete an­dare al Cielo, portatemi con voi. Se vi ricevetti nella mia famiglia, ricevetemi nella vostra, poiché voi ci andate. Se vi ho portato nelle mie braccia, ora prendetemi sulle vostre e come ho avuto cura di nutrirvi e condurvi nel corso della vostra vita mortale, abbiate cura di me e conducetemi nella vita immortale».

FIORETTO.
Darò alla devozione a san Giuseppe un posto particolare nella mia pietà.

GIACULATORIA.
San Giuseppe modello degli amanti del Sacro Cuore di Gesù prega per noi
Tu doni ai trepidi cuori conforto, e guidi gli esuli del Cielo al porto.

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