Nel 1631, una giovane contadina, poco prudentemente, appiccò il fuoco a della paglia secca e da questa divampò subito un incendio che per il forte vento invase tutto il borgo della cittadina di Dronero. Tutti i tentativi di domare il fuoco si rivelarono inutili. Solo dopo che il Padre Maurizio da Ceva impartì la benedizione con il SS.Sacramento, l’incendio cessò miracolosamente.
La domenica del 3 agosto del 1631, verso l’ora dei Vespri, si sprigionò un grande incendio nella cittadina di Dronero, nel marchesato di Saluzzo.
Una giovane contadina, imprudentemente appiccò il fuoco a della paglia secca proprio nel momento in cui il vento si stava alzando a causa del sopraggiungere di una tempesta. In pochi istanti le fiamme si espansero violentemente fino a raggiungere le abitazioni del Borgo Maira. La popolazione cercò in ogni modo di domare il fuoco, ma ogni ten- tativo si rivelò vano. Il fuoco intanto aumentava sempre di più.
Il PadreMaurizio da Ceva, Cappuc- cino, ebbe l’inspirazione di ricorrere alla potenza del Salvatore velato sotto le specie eucaristiche. Su- bito organizzò una solenne processione con il Santissimo Sacramento e seguito da tutti i cittadini, si diresse nel luogo dell’incendio. All’avanzare del Santissimo Sacramento il fuoco si arrestò miraco- losamente.
Una lapide presente nella chiesetta di Santa Brigida a Dronero descrive in modo dettagliato il Miracolo e ogni anno, in occasione della festa del Corpus Domini, i cittadini di Dronero onorano la memoria del Prodigio con una solenne processione con il Santissimo Sacramento.