Nozioni catechistiche messe sotto forma di domanda e risposta per far comprendere con semplicità le Verità della Fede Cattolica.
1. Quante cose sono necessarie per fare una buona comunione?
Per fare una buona comunione sono necessarie tre cose: 1° essere in grazia di Dio; 2° sapere e pensare chi si va a ricevere; 3° essere digiuno dalla mezzanotte.
2. Che significa « essere in grazia di Dio » ?
Essere in grazia di Dio significa avere la coscienza monda da ogni peccato mortale.
3. Chi si comunica sapendo d’essere in peccato mortale, riceve Gesù Cristo?
Chi si comunica sapendo d’essere in peccato mortale, riceve Gesù Cristo, ma non la sua grazia, anzi, commettendo un orribile sacrilegio, si rende meritevole di dannazione.
4. Che significa « sapere e pensare chi si va a ricevere » ?
Sapere c pensare chi si va a ricevere significa accostarsi a Nostro Signor Gesù Cristo nell’Eucaristia con fede viva, con ardente desiderio e con profonda umiltà e modestia.
5. Qual digiuno si richiede prima della comunione?
Prima della comunione si richiede il digiuno naturale ossia totale, che si rompe con qualunque cosa presa a modo di cibo o di bevanda.
6. E’ permessa mai la comunione a chi non è digiuno?
La comunione a chi non è digiuno, è permessa in pericolo di morte, e durante le lunghe malattie, nelle condizioni determinate dalla Chiesa.
7. C’è obbligo di ricevere la comunione?
C’è obbligo di ricevere la comunione ogni anno a Pasqua, e in pericolo di morte, come viatico che sostenti l’anima nel viaggio all’eternità.
8. A qual età comincia l’obbligo della comunione pasquale?
L’obbligo della comunione pasquale comincia all’età in cui si è capaci di farla con sufficienti disposizioni, cioè, d’ordinario, circa i sette anni.
9. E’ cosa buona e utile comunicarsi spesso?
E’ cosa ottima e utilissima comunicarsi spesso, anche tutti i giorni, purché si faccia sempre con le dovute disposizioni.
10. Dopo la comunione, quanto tempo resta in noi Gesù Cristo?
Dopo la comunione Gesù Cristo resta in noi finché durano le specie eucaristiche.
11. Quali effetti produce l’Eucaristia in chi la riceve degnamente?
L’Eucaristia, in chi la riceve degnamente, conserva e accresce la grazia, che è la vita dell’anima, come fa il cibo per la vita del corpo; rimette i peccati veniali e preserva dai mortali; dà spirituale consolazione e conforto, accrescendo la carità e la speranza della vita eterna di cui è pegno.
Fonte: Fondamenti della Fede cristiana; Da San Pio X al Beato Giovanni Paolo II