12 strumenti di autodifesa dalla “Teoria del gender” per genitori con figli da “0” a “18”anni.
La Manif Pour Tous Italia e il Forum delle Associazioni Familiari dell’Umbria stanno diffondendo un vademecum ad uso dei genitori per proteggere i propri figli dall’indottrinamento pro ideologia del gender che ha iniziato a svolgersi negli istituti scolastici di tutta Italia, dagli asili alle superiori, tramite incontri con rappresentanti delle associazioni gay o esponenti della “cultura omosessuale” e con la diffusione di materiale didattico “gay friendly”.
“Siamo stati subissati da richieste di moltissimi genitori – afferma Simone Pillon, presidente del Forum Umbria – perché quanto sta succedendo con questi libretti e questi corsi preoccupa molte persone, abituate a fidarsi della scuola, e invece ora spiazzate dal passaggio di contenuti del tutto contrari alle loro scelte educative.”
1. Cosa fare prima di scegliere la scuola per i vostri figli.
Prima dell’iscrizione verificate con cura i piani dell’offerta formativa (POF) e gli eventuali progetti educativi (PEI) della scuola, accertandovi che non siano previsti contenuti mutuati dalla teoria del “gender”. Le parole chiave sui cui prestare attenzione sono: educazione alla affettività, educazione sessuale, omofobia, superamento degli stereotipi, relazione tra i generi o cose simili, tutti nomi sotto i quali spesso si nasconde l’indottrinamento del “gender”. Ricordatevi che i genitori sono gli unici legittimati a concordare e condividere i contenuti di una seria e serena educazione alla affettività dei loro figli, rispettandone la sensibilità nel contesto del valore della persona umana.
2. Cosa fare all’inizio dell’anno scolastico.
Durante le elezioni dei rappresentanti di classe esplicitare la problematica del “gender” e candidatevi ad essere rappresentanti oppure votate persone che condividano le vostre posizioni in materia. In ogni caso tenetevi informati con gli insegnanti, i rappresentanti di classe e di istituto per conoscere in anticipo eventuali iniziative formative in materia di “gender”.
3. Cosa fare durante l’anno scolastico.
Controllate ogni giorno quale è stato il contenuto delle lezioni e almeno almeno una volta a settimana i quaderni e i diari scolastici, parlandone con i vostri figli. Non siate in alcun modo pressanti verso i figli, ma siate coinvolgenti e attenti al loro punto di vista, pronti a render ragione della vostra attenzione.
4. Visitate spesso il sito internet della scuola per verificare che il “gender” non passi attraverso ulteriori lezioni extracurricolari (es: Assemblee di istituto o altre attività straordinarie).
5. Cosa fare se la scuola organizza corsi sui “gender” per genitori e insegnanti.
Se le lezioni sulla teoria del “gender” sono dirette a genitori o insegnanti, chiedete la documentazione e confrontatevi con le associazioni di genitori o con il Forum delle associazioni famigliari della vostra regione o con la Manif Pour Tous Italia per verificare e valutare i contenuti proposti, spesso lontani dalle verità scientifiche.
6. Cosa fare se la scuola organizza lezioni o interventi sul “gender” per gli studenti.
Date l’allarme! Sentite tutti i genitori degli studenti coinvolti e convocate immediatamente una riunione informale, aperta anche agli insegnanti.
7. Chiedete (è un vostro diritto) di conoscere ogni dettaglio circa chi svolgerà la lezione, che contenuti saranno offerti, quale delibera ha autorizzato tale intervento formativo, quali sono le basi scientifiche che garantiscono tale insegnamento.
8. Dopo la riunione informale potrete chiedere la convocazione d’urgenza di un consiglio di classe straordinario per discutere la questione, eventualmente inviando una lettera raccomandata al dirigente scolastico locale e per conoscenza all’ufficio scolastico provinciale in cui richiedete le stesse informazioni e, qualora tale intervento non sia previsto dal piano dell’offerta formativa, chiedere che sia annullato.
9. Informate immediatamente le associazioni dei genitori del territorio e Il Forum delle associazioni familiari, la Manif Pour Tous Italia e, eventualmente, i consiglieri comunali e regionali del vostro territorio o i vostri parlamentari di riferimento.
10. Cosa fare se la scuola vuole comunque costringere i vostri figli a ricevere, educazione basata sulla teoria del “gender” nonostante le vostre iniziative.
Nel caso in cui la scuola rifiuti di ascoltare la vostra richiesta, inviate una raccomandata al dirigente scolastico locale e per conoscenza al dirigente provinciale in cui chiedete che l’iniziativa sia immediatamente sospesa e comunicate che in caso contrario eserciterete il vostro diritto di educare la prole, come sancito dall’art. 30 della Costituzione Italiana e che pertanto, nelle sole ore in cui si svolgeranno tali lezioni terrete i vostri figli a casa.
11. Fatevi aiutare dalle associazioni di genitori o dal Forum delle associazioni familiari per ogni azione più decisa quale, ad esempio, la segnalazione al ministero eventuali abusi, oppure eventuali ricorsi al TAR, oppure per la redazione di formali diffide.
12. Cosa fare “in ogni caso”
Custodite i vostri figli, alleatevi con loro, fornite loro fin da ora un adeguato supporto formativo e scentifico in base alla loro età, così da proteggerli e prepararli a fronteggiare la teoria del “gender”. Spiegate loro il perché di ogni vostra azione, coinvolgendoli nelle scelte della famiglia. Fate in modo che non si sentano mai soli in ogni vostra iniziativa, ma coinvolgete anche altri genitori e conseguentemente anche i loro compagni di classe. L’unione fa la forza. Anche in questo caso.
Per emergenze o segnalazioni scrivete a:
Forum famiglie – La Manif Pour Tous Italia
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