Marzo: Mese di San Giuseppe – 9° Giorno

stellamatutina-san-giuseppe-con gesùEssendo Maria sposa a Giuseppe… Matt.  1, is.

1. Giuseppe è vero sposo di Maria.
La Madonna aveva bisogno nella sua ver­ginale maternità di uno sposo, non secondo la carne, ma secondo la Legge e soprattutto secondo lo spirito. Aveva bisogno di prote­zione, come aveva bisogno di custodia il suo divin Figliuolo.
Ora se ella è lo specchio di giustizia, egli, Giuseppe, per esser scelto dal Signore, dovrà riflettere in qualche modo la stessa giustizia. Solo così egli è degno di stare a fianco di Maria e di aspettar con lei, trepidando ed amando, che venga al mondo Gesù.

2. Giuseppe è sposo nella carità.
Ciò che fa il matrimonio è l’amore: inutile pensare a una comunione di vita, senza vo­lersi bene. Ma l’amore è tanto più bello, alto, prezioso, quanto più è puro: la purezza solle­va l’amore umano alle altezze dell’amore angelico.
Tale fu l’amore di Giuseppe per Maria. Vero matrimonio il loro, ma innalzato sino al Cielo dalle sante disposizioni e dal candore dei loro cuori.
La Madonna vive all’ombra luminosa di Giuseppe, che ne difende gli splendori im­macolati e allontana da lei qualsiasi sospetto o insidia.

3. Giuseppe è sposo nel dolore.
Se Dio gli ha affidato Gesù e Maria, i più santi pegni che Dio abbia al mondo, non è solo per fargli onore, apprezzandone la santa vita: ma è altresì per metterlo in qualche modo a parte dell’opera laboriosa della redenzione che è ormai cominciata. Nella casa di Nazaret, se Gesù sarà destinato alla croce, di croce vi­vranno Maria e Giuseppe. La povertà, la per­secuzione, la fuga, il lavoro, ecco i doni nu­ziali del giusto Giuseppe.
Giuseppe santo, sposo castissimo di Ma­ria Vergine, insegnami che l’amore vero si nutre di rinuncia e di sacrificio, poiché ama­re non significa prendere ma dare… Io voglio dare, se tu mi aiuti, il meglio di me stesso per il compimento dei miei doveri, e dimostrare prima di tutto al Signore la purezza della mia carità, e cercare non il mio ma il suo beneplacito e quello di quanti mi vogliono bene.

LETTURA
Il padre Faber ha intorno a san Giuseppe, nella sua opera «Betlehem o i Misteri della Santa Infanzia», pagine piene di tenerezza. Eccone un saggio: «San Giuseppe – nonostante i suoi primi anni siano nascosti in una oscurità che la sua futura grandezza abbellisce ai nostri occhi – era senza dubbio molto avanti nella santità anche prima del suo fidanzamento con Ma­ria: non poteva essere altrimenti, se si tien conto della scelta che Dio aveva fatto di lui da tutta l’eternità. Durante i nove mesi nei quali Maria portò nel suo seno Gesù, le gra­zie debbono essersi accumulate su di lui ol­tre ogni nostra immaginazione. La compagnia di Maria, l’atmosfera di Gesù, la continua presenza di Dio incarnato devono averlo fat­to salire in santità più alto di tutti i Santi, for­se degli stessi Angeli. La nascita di Nostro Signore e la vista del suo volto benedetto deb­bono essere stati per lui come una nuova santificazione. Il mistero di Betlehem, bastava da solo per metter Giuseppe nella schiera dei Santi più alti».

FIORETTO
Avrò maggior rispetto per i miei genitori e, comunque, per i miei famigliari.

GIACULATORIA
Sposo della Madre di Dio, prega per noi.
Alla purissima Vergine Sposa tu sei, castissimo, e 
giglio e rosa.

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