CUORE EUCARISTICO
Il Cuore di Gesù vivo e palpitante è una realtà in mezzo a noi. Se vogliamo stare fisicamente accanto al Cuore di Gesù, basta che ci accostiamo e sostiamo presso il Tabernacolo eucaristico. Santa Gemma Galgani sentiva così viva questa vicinanza, che a volte, accostandosi troppo all’altare, per l’ardore che provava, le si bruciavano gli indumenti dalla parte del cuore!
Se poi vogliamo avere il Cuore di Gesù presente fisicamente nel nostro stesso cuore, basta che ci accostiamo al Sacramento dell’Eucaristia ricevendo la Comunione.
«Nella Santa Comunione – scriveva il beato Contardo Ferrini – Gesù si incarna nel nostro cuore». Nella Comunione avviene la fusione dei due cuori: il Cuore di Gesù nel cuore dell’uomo, e viceversa. «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui» (Gv 6,57). Sulla terra non c’è cosa più grande e sublime di questa fusione d’amore fra Gesù e la creatura.
In particolare possiamo dire che l’Eucaristia è tutto il Cuore di Gesù, è solo il Cuore di Gesù. Questa non è un’affermazione esagerata, ma è una meravigliosa scoperta che ci è venuta, recentemente, dalle analisi fatte sull’Ostia trasformata miracolosamente in carne e conservata nel Santuario Eucaristico di Lanciano. I risultati delle analisi ci fanno sapere che quella carne è viva, e appartiene alla carne del cuore !
Eucaristia e Cuore di Gesù: sono una cosa sola.
Per questo il Sacro Cuore appariva a santa Margherita quasi sempre dal Tabernacolo. Per questo, di frequente, sulle porticine dei Tabernacoli, viene disegnato il Cuore di Gesù. Per questo la devozione è inseparabile dall’Eucaristia, e porta alla Comunione, come è richiesto dalla pratica dei nove primi venerdì del mese. Per questo san Carlo da Sezze, fermatosi in una chiesa ad adorare Gesù Eucaristico, ebbe il cuore trafitto da un dardo d’amore che partì dall’Ostia santa durante l’Elevazione nella Santa Messa.
Che meraviglia per noi poveri uomini avere l’Eucaristia!
A rifletterci solo poco, parrebbe impossibile e incredibile.
Come mai il Verbo Incarnato se ne sta in poco pane, chiuso in una piccola prigione? «Signore – esclamò una volta san Bernardo – questo non conviene alla vostra maestà!». «Non fa niente – rispose Gesù – basta che convenga al mio amore!». È l’amore che imprigiona Gesù per noi. E san Giovanni Eudes spiega che il Cuore Eucaristico di Gesù, avvolto da otto fiamme, è tenuto fermo in mezzo a noi dalla prima di quelle fiamme.
Cuore Eucaristico di Gesù, quanto dovremmo amarti, fino a impazzire!
CUORE INGRATO
Che il cuore dell’uomo sappia essere ingrato, e che spesso lo sia, è una di quelle verità amare di cui a tutti tocca fare la dolorosa esperienza.
Nei riguardi di Dio, però l’ingratitudine del cuore umano diventa di una mostruosità che non si può definire.
Dio ci ha fatti suoi figli in Gesù Cristo, rendendoci «partecipi della natura divina» con il dono della grazia (2Pt 1,4). Gesù ci ha dato i Sacramenti della salvezza e soprattutto ci ha donato se stesso nel Sacramento dell’Eucaristia, per restare con noi «fino alla fine dei tempi» (Mt 28,20).
Ancora: Gesù ci ha manifestato in modo particolare il suo Cuore vivo e palpitante in ogni Tabernacolo eucaristico, ardente d’amore per noi. Infine, il Cuore di Gesù ci ha fatto dono della pratica dei nove primi venerdì del mese, con la garanzia della salvezza eterna.
Sapere tutto questo, mostrarsi freddi, indifferenti o addirittura ostili e sacrileghi, è cosa inammissibile. Eppure è così.
Gesù vuol donare il suo Cuore all’uomo, e il cuore dell’uomo lo rifiuta, Gesù vuol farsi “uno” con il cuore dell’uomo, ad ogni Comunione eucaristica, ma l’uomo lo ignora e respinge, o, peggio lo riceve a tradimento con il peccato mortale. Una Comunione sacrilega è simile al bacio di Giuda. Pugnalare Gesù al Cuore!
Eppure sappiamo che la Comunione eucaristica è la somma dell’amore divino e umano. È il dono dell’intimità divina più profonda per l’anima e per il corpo. Vale molto più l’esperienza di una Santa Comunione che l’esperienza di san Giovanni Evangelista quando poggiò il capo sul petto di Gesù. Nella Santa Comunione non c’è solo un avvicinamento, ma c’è fusione di cuori e di battiti, di carne e di sangue. Che mistero ineffabile di amore!
Inoltre, la Presenza reale di Gesù nell’Eucaristia ci chiama all’Adorazione. È ai piedi dei Tabernacoli che i Santi amavano intrattenersi a tu per tu con il Cuore di Gesù. Santa Margherita era celebre per le sue lunghe Adorazioni eucaristiche, ed ella ci raccomanda in particolare l’Ora santa di Adorazione nella notte fra il giovedì e il venerdì, che Gesù stesso le chiese. Che dire delle lunghe Adorazioni eucaristiche di san Francesco d’Assisi, santa Matilde, santa Caterina da Siena, san Giovanni Eudes, sant’Alfonso de’ Liguori, san Pietro Giuliano Eymard, santa Gemma Galgani, fratel Charles de Foucauld, san Pio da Pietrelcina?…
Non ci può essere devozione al Sacro Cuore che sia così vera e intensa come quella che si incentra sull’Eucaristia.
Perciò il papa Paolo VI si augura che la devozione al Sacro Cuore «rifiorisca ogni giorno di più e sia da tutti considerata come una forma nobilissima e degna di quella vera pietà, che è soprattutto nell’augusto mistero dell’Eucaristia…».
Che sia così per noi, per tutta la vita. Amen.
Proposito: Fare un’Ora di Adorazione o almeno una lunga visita eucaristica.