Domenica di Pentecoste 2015

La venuta dello Spirito Santo

Annunciando la venuta dello Spirito Santo, Gesù Cristo disse che sarebbe stato mandato da Lui e dal Padre, e con questo disse chiaramente che lo Spirito Santo procedeva da Lui e dal Padre. Egli espresse proprio l’opposto di quello che gli eretici, negatori della processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio, pretesero dedurre dalle sue parole. Teologicamente, infatti, nelle Persone divine la missione, ossia l’essere mandata l’una dall’altra, indica proprio la processione di una dall’altra, o per generazione, come avviene nel Figlio, o per spirazione, come avviene nello Spirito Santo. Gesù, quindi, dicendo che avrebbe mandato lo Spirito Santo dal Padre, disse chiaramente che lo Spirito Santo procedeva da Lui e dal Padre, come notano sant’Ilario (cf De Trinitate, Lib. VIII,) e sant’Agostino (cf De Trinitate, capitolo XX, Libro IV); e implicitamente disse che procedeva per unica spirazione, essendo Egli una sola cosa col Padre.

Soggiunse, è vero: Lo Spirito di verità che procede dal Padre, ma sottintese sempre: Io manderò, e quindi sottintese che procedeva anche da Lui. Egli, del resto, come è detto nel capitolo seguente chiarissimamente (16,13), protestò che tutto ciò che aveva il Padre lo aveva anche Lui, e quindi che lo Spirito Santo procedeva dal Padre e da Lui. In questo capitolo, disse che lo Spirito Santo procedeva dal Padre, e nel seguente disse che riceveva da Lui: De meo accipiet. Ora, in Dio non c’è altra ragione di ricevere che il procedere, e quindi ricevere significava procedere. Dai due Testi, perciò, risulta chiaro che lo Spirito Santo procede dal Padre e riceve dal Figlio, ossia procede dal Padre e dal Figlio.

Gli apostoli dovevano rendere testimonianza a Gesù Cristo, attestando da testimoni oculari quello che avevano visto e udito. Ma la loro testimonianza sarebbe stata vana senza una conferma divina, e questa l’avrebbe data lo Spirito Santo con i doni e con i carismi. Gli apostoli avrebbero attinto la forza per operare dalla Santissima Eucaristia, e per Gesù Cristo avrebbero avuto la pienezza delle grazie dello Spirito Santo. Essi avrebbero così resistito alle persecuzioni e all’odio del mondo e, pur subendo dolori, angustie e morte ad imitazione del Maestro divino, avrebbero compiuto la loro missione.

Il pensiero poi che il Maestro divino li lasciava, li rattristava grandemente, perché erano come figliolini attaccati alle vesti materne. Che cosa potevano annunciare al mondo? A che cosa si riduceva la dottrina che avevano ascoltata? La loro mente era confusa e il loro spirito, anche inconsciamente, desiderava delle chiarificazioni. Per questo Gesù soggiunse: Molte cose ho ancora da dirvi, ma non ne siete capaci adesso. Quando verrà Spirito di verità, Egli v’insegnerà tutta la verità. Egli infatti non vi parlerà da se stesso ma vi dirà quanto ha inteso, e vi annuncerà le cose che dovranno succedere. Egli mi glorificherà, perché prenderà ciò che è mio e ve lo annuncerà. Tutto ciò che ha il Padre mio è mio; perciò vi ho detto che prenderà ciò che è mio e ve lo annuncerà.

Gesù voleva dire: Voi desiderate sapere che cosa dovrete dire al mondo, e vi preoccupate della vostra missione. Io, in realtà, non vi ho detto ancora tutto, e ho molte altre cose da rivelarvi, ma voi non sareste ora capaci di comprenderle. Vi manderò lo Spirito Santo ed Egli v’insegnerà tutta la verità. Egli non farà una nuova economia di provvidenza salvatrice né verrà per fondare qualcosa di diverso da quello che ho fatto già io, non vi parlerà da se stesso, ma vi dirà quanto ha inteso, cioè vi dirà quanto io ho detto e ve lo spiegherà, e vi annuncerà le cose che dovranno succedere, dicendovi quello che io non ho potuto ancora annunciarvi, e dandovi lo spirito di profezia. Voi così non sarete confusi né per ciò che avete visto e ascoltato né per ciò che vi avverrà.

Vi scoraggiate nella vostra missione, ma non siete voi che dovrete glorificarmi, quasi semplici testimoni di un fatto storico; lo Spirito Santo mi glorificherà in voi illuminandovi su tutto ciò che vi ho detto, e vi darà la luce di sapienza perché mi glorifichiate innanzi al mondo; la vostra missione, in altri termini, è soprannaturale, e voi, con la vostra fede, diffonderete in tutti la luce della fede, e con la vostra vita mi glorificherete amandomi e accendendo i cuori d’amore. Lo Spirito Santo procede da me, e riceve da me, con la natura divina, la sapienza divina per istruirvi.

Vi dissi già che Egli procede dal Padre (15,26), ma ora aggiungo che procede anche da me, perché tutto ciò che ha il Padre è mio; il Padre gli comunica la natura divina, e gliela comunico anch’io; procede dal Padre e da me come da unico Principio, e riceve dal Padre e da me la natura divina, la scienza ecc.… Egli, dunque, mi glorificherà solennemente non solo per ciò che ho compiuto come uomo, ma mi glorificherà come Dio: prenderà ciò che è mio e ve lo annuncerà, ossia vi annuncerà la verità della mia natura divina, di quella natura che Egli riceve da me come dal Padre, e vi farà intendere luminosamente che io sono veramente Figlio di Dio.

Don Dolindo Ruotolo; Gv 15,26-27; 16,12-15

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