Portogallo: Fatima (1917)

Il contesto storico – culturale delle apparizioni di Fatima si può sintetizzare in due eventi dalla portata straordinariamente drammatica per la storia non solo d’Europa, ma del mondo intero: la prima guerra mondiale, cominciata due anni prima delle apparizioni e che avrebbe lasciato un’Europa ancor più dilaniata e un numero spaventoso di morti (oltre 37 milioni di persone); inoltre, proprio durante il tempo delle apparizioni, si verificarono in Russia le insurrezioni culminanti nella rivoluzione bolscevica di Ottobre, che avrebbe instaurato il regime comunista in Russia e da lì in mezza Europa (ed in mezzo mondo, se si pensa soltanto all’estensione della Cina, dove tuttora il comunismo è saldamente al potere).

La storia ci dice che il primo tentativo rivoluzionario fuposto in essere dai bolscevichi proprio nel Luglio del 1917 (esattamente il mese in cui la Madonna rivelò i famosi tre segreti, di cui il secondo parla proprio della diffusione degli errori della Russia nel mondo e del rimedio per scongiurarli). Lenin, poi, impiegò un mese di tempo (da metà Settembre a metà Ottobre) per convincere i vertici più riluttanti del partito a prendere con la violenza il potere; e finalmente attuò la rivoluzione d’Ottobre, che in due giorni (24 e 25 Ottobre) portò i comunisti al potere. La sera del 25 Ottobre, Lenin annunciò ufficialmente la presa del potere. Le apparizioni di F’atima si erano concluse nemmeno due settimane prima.

I destinatari delle apparizioni erano tre pastorelli (Luciados Santos, di 10 anni ed i suoi due cuginetti Francisco e Giacinta Marto, di 9 e 7 anni7), residenti ad Aljustrel, nel territorio della Parrocchia di Fatima, come sempre poverissimi e li scarsissimo livello culturale e sociale.

Il luogo delle apparizioni fu la Cova da Iria, una località molto vicina a Fatima in cui i pastorelli si erano recati per portare le pecore al pascolo. Le apparizioni della Madonna furono precedute da una serie di tre apparizioni dell’ angelo della pace, avvenute nel 1916, che avevano fondamentalmente il compito di preparare i fanciulli all’ incontro con la Madre di Dio. Dovremo occuparci anzitutto di queste, per poi passare all’incontro dei pastorelli con la Vergine.

LE APPARIZIONI DELL’ANGELO

Prima apparizione dell’ Angelo

La prima apparizione dell’ Angelo avvenne nella primavera o nell’ estate del 1916, in un antro, o grotta, del colle del Cabeço, vicino ad Aljustrel, e si svolse nel modo seguente, come narra suor Lucia:
“Giocavamo da qualche tempo, ed ecco che un ventoforte scuote le piante e ci fa sollevare lo sguardo per vedere che cosa succedeva perché la giornata era serena. Allora cominciammo a vedere a una certa distanza, sulle piante che si stendevano in direzione di oriente una luce più bianca della neve, con 1’aspetto di un giovane trasparente, più splendente di un cristallo attraversato dai raggi del sole. A misura che si avvicinava, ne venivamo distinguendo i tratti: un giovane dai 14 ai 15 anni, di una grande bellezza. Eravamo sorpresi e quasi rapiti. Non dicevamo parola.

Giunto vicino a noi disse:
– “Non abbiate paura. Sono l’Angelo della Pace. Pregate con me”.
E, inginocchiato a terra, curvò la fronte fino al suolo. Spinti da un moto soprannaturale, lo imitammo e ripetemmo le parole che gli udimmo pronunciare:
– “Dio mio! Credo, adoro, spero e vi amo. Vi chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano e non vi amano” .
Dopo avere ripetuto questo tre volte, si alzò e disse:
– “Fregate così. I Cuori di Gesù e di Maria sono attent ialla voce delle vostre suppliche” .
E scomparve.

L’atmosfera soprannaturale che ci avvolse era tanto intensa che quasi non ci rendevamo conto, per un lungo lasso di tempo, della nostra stessa esistenza, restando nella posizione in cui ci aveva lasciato, e ripetendo sempre la stessa preghiera. La presenza di Dio si sentiva così intensa e intima che non osavamo parlare neppure fra di noi. Il giorno seguente, sentivamo lo spirito ancora avvolto in questa atmosfera, che andò scomparendo soltanto molto lentamente.

Di questa apparizione, nessuno pensò di parlarne, né di raccomandarne il segreto. Essa lo impose da sé. Era così intima, che non era facile pronunciare su di essa la minima parola. Ci fece anche, forse, maggiore impressione, per il fatto che fu la prima manifestazione di questo tipo”.

Seconda apparizione dell’ Angelo

La seconda apparizione avvenne nell’ estate del 1916, sul pozzo della casa dei genitori di Lucia, presso cui i bambini giocavano. Così narra suor Lucia ciò che l’Angelo disse loro – a lei e ai suoi cugini – in quella occasione:
– “Che fate? Pregate! Pregate molto! I Cuori santissimi di Gesù e di Maria hanno su di voi disegni di misericordia.
Offrite costantemente all’ Altissimo preghiere e sacrifici” .
– “Come dobbiamo fare a sacrificarci?”, chiesi.
– “In tutti i modi possibili, offrite a Dio un sacrificio inatto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori. Attirate così sulla vostra patria la pace. lo sono il suo angelo custode, l’Angelo del Portogallo. Soprattutto accettate e sopportate con sottomissione la sofferenza che il Signore vi manderà” .
E scomparve. Queste parole dell’ Angelo si incisero nelnostro spirito, come una luce che ci faceva comprendere chi era Dio; come Egli ci amava e voleva essere amato; il valore del sacrificio, e come Gli era gradito; come, per riguardo a , esso, convertiva i peccatori”.

Terza apparizione dell’ Angelo

La terza apparizione avvenne alla fine dell’ estate o all’inizio dell’autunno del 1916, di nuovo nella grotta del Cabeço, e si svolse nel modo seguente, sempre secondo la descrizione di suor Lucia:
“Appena vi giungemmo, in ginocchio, con i volti aterra, cominciammo a ripetere la preghiera dell’ Angelo: “Dio mio! Credo, adoro, spero e vi amo, ecc.” Non so quante volte avevamo ripetuto questa preghiera, quando vedemmo che su di noi brillava una luce sconosciuta. Ci alzammo per vedere cosa succedeva, e vedemmo l’Angelo con un calice nella mano sinistra e sospesa su di esso un’ Ostia, dalla quale cadevano nel calice alcune gocce di sangue. Lasciando il calice e l’Ostia sospesi in aria, si prostrò a terra vicino a noi e ripeté tre volte la preghiera:
– “Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, viadoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui è offeso. E per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei poveri peccatori”

Poi sollevandosi prese di nuovo il calice e l’Ostia, e diede l’Ostia a me e ciò che conteneva il calice lo diede da bere a Giacinta e a Francesco, dicendo nello stesso tempo:
– “Prendete e bevete il Corpo e il Sangue di Gesù Cristoorribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i loro delitti e consolate il vostro Dio” .
Di nuovo si prostrò a terra e ripeté con noi altre tre voltela stessa preghiera: “Trinità santissima ecc.” E scomparve. Portati dalla forza del soprannaturale, che ci avvolgeva, imitavamol1’Angelo in tutto, cioè prostrandoci come lui e ripetendo le preghiere che lui diceva. La forza della presenza di Dio era così intensa, che ci assorbiva e ci annientava quasi completamente. Sembrava che per un grande lasso di tempo ci privasse perfino dell’ uso dei sensi corporali. In quei giorni facevamo le azioni materiali come portati da questo essere soprannaturale che a ciò ci spingeva.

La pace e la felicità erano grandi, ma soltanto interiori, con l’anima completamente concentrata in Dio. Anche la stanchezza fisica che ci prostrava era grande. Non so perché, le apparizioni della Madonna producevano in noi effetti molto diversi. La stessa gioià intima, la stessa felicità e pace. Ma, invece di questo abbattimento fisico, una certa agilità espansiva; invece di questo annientamento nella divina presenza, un esultare di gioia; invece di questa difficoltà nel parlate, un certo entusiasmo comunicativo. Ma, nonostante questi sentimenti, sentivo la ispirazione a tacere, soprattutto alcune cose. Negli interrogatori, sentivo la ispirazione interiore che mi indicava le risposte che, senza mancare alla verità, non scoprissero ciò che per il momento dovevo occultare”.

LE APPARIZIONI DELLA VERGINE

PRIMA APPARIZIONE: 13.5.1917

Lucia de Jesus, Francesco e Giacinta Marto (che avevano rispettivamente 10, 9 e 7 anni) stavano giocando alla Cova da Iria (Lisbona, Portogallo), quando notarono due luci, come lampi, dopo i quali videro la madre di Dio sull’ elce. Era ”una Signora tutta vestita di bianco, più splendente del sole, che diffondeva una luce più chiara ed intensa di un bicchiere di cristallo pieno di acqua pura, attraversato dai raggi del sole più ardente. Il suo volto non era né triste, né allegro, ma serio. Le mani giunte come per pregare, appoggiate sul petto e volte verso l’alto. Dalla mano destra pendeva un Rosario”.
Il colloquio si svolse così:
LA MADONNA: “Non abbiate paura, non vi faccio del male”.
LUCIA: “Di dove è vostra Signoria?”.
LA MADONNA: “Sono del cielo” (la Madonna alzò la mano indicando il cielo).
LUCIA: ”E cosa vuole da me vostra Signoria?”.
LA MADONNA: “Sono venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi consecutivi, il giorno 13, a questa stessa ora. Poi vi dirò chi sono e cosa voglio”.
LUCIA: ”E anch’io vado in cielo?”.
LA MADONNA: “Sì, ci vai”.
LUCIA: ”E Giacinta?”.
LA MADONNA: ” Anche lei”.
LUCIA: ”E Francesco? “.
LA MADONNA: ” Anche lui, ma deve recitare molti rosari”.
LUCIA: “Maria das Neves è già in cielo?”.
LA MADONNA: ”Sì, c’è già”.
LUCIA: “E Amelia?”.
LA MADONNA: “Resterà in Purgatorio fino alla fine del mondo. Volete offrirvi a Dio, per sopportare tutte le sofferenze che vorrà inviarvi, come atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?”.
LUCIA: ”Sì, vogliamo”.
LA MADONNA: ”Andate dunque. Avrete molto da soffrire, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto. Recitate il santo Rosario tutti i giorni, per ottenere la pace per il mondo e la fine della guerra” .

SECONDA APPARIZIONE: 13.6.1917

LUCIA: “Cosa vuole da me vostra Signoria?”.
LA MADONNA: “Voglio che veniate qui il giorno 13 del mese prossimo, che diciate il Rosario tutti i giorni e che impariate a leggere. Poi vi dirò che cosa voglio”.
Lucia chiede la guarigione di una persona malata.
LA MADONNA: “Se si converte, guarirà entro l’anno”.
LUCIA: “Vorrei chiederle di portarci in cielo”.
LA MADONNA: ” Sì. Giacinta e Francesco li porto tra poco.Ma tu resti qui ancora qualche tempo. Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. A chi la abbraccia, prometto la salvezza; e queste anime saranno amate da Dio come fiori posti da me per adornare il suo trono”.
LUCIA: “Rimango qui sola?”.
LA MADONNA: “No, figlia. E tu soffri molto? Non scoraggiarti. Non ti lascerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio”.

TERZA APPARIZIONE: 13.7.1917

LUCIA: “Cosa vuole da me vostra Signoria?”.
LA MADONNA: “Voglio che veniate qui il giorno 13 del mese prossimo, che continuiate a recitare tutti i giorni il Rosario in onore della Madonna del Rosario, per ottenere la pace per il mondo e la fine della guerra, perché soltanto Lei ve la potrà meritare”.
LUCIA: ”Vorrei chiederle di dirci chi è, e di fare un miracolo per cui tutti credano che Vostra Signoria ci appare”.
LA MADONNA: ”Continuate a venire qui tutti i mesi. In Ottobre vi dirò chi sono e cosa voglio e farò un miracolo che tutti vedranno per poter credere. Sacrificatevi per i peccatori e dite molte volte, specie quando fate qualche sacrificio: ” O Gesù, è per amore tuo, per la conversione dei peccatori ed in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria”.

PRIMO SEGRETO DI FATIMA: la visione dell’Inferno

LUCIA: Dicendo queste ultime parole, aprì di nuovo le mani come nei due mesi passati, ed un riflesso di luce che esse emettevano parve penetrare la terra e vedemmo come un grande mare di fuoco e immersi in questo fuoco i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o abbronzate, di forma umana, che ondeggiavano nell’incendio, sollevate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti – simili al cadere delle scintille nei grandi incendi – senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e di disperazione, che terrorizzavano e facevano tremare di paura. I demoni si distinguevano per la loro forma orribile e ributtante di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti come neri carboni di brace. La visione durò solo un momento; io gridai forte un ”ahi!” e, se non fosse stato per la promessa della Madonna di portarci in cielo, saremmo morti per l’emozione e la paura.
LA MADONNA: ”Avete visto l’Inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarle Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”.

SECONDO SEGRETO DI FATIMA: la seconda guerra mondiale e il comunismo

LA MADONNA: “Se farete quello che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace. La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere Dio, nel regno di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segnale che Dio vi dà del fatto che si appresta a punire il mondo dei suoi delitti per mezzo della guerra, della fame e di persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedire tutto questo verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi Sabati. Se si ascolteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e si avrà la pace; diversamente diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni contro la Chiesa; i buoni saranno martirizzati, il santo Padre dovrà soffrire molto, diverse nazioni saranno annientate, ma alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà. Il santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace. In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede, etc. Questo non ditelo a nessuno; potete dirlo solo a Francesco”.

TERZO SEGRETO DI FATIMA: l’attentato al Papa e le persecuzioni alla Chiesa

LUCIA: “Scrivo in atto di obbedienza a Voi, mio Dio, che me lo comandate per mezzo di sua Ecc.za Rev.ma il Signor Vescovo di Leiria e della Vostra e mia santissima Madre. Dopo le due parti del segreto che ho già esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di Lui. L’Angelo, indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: ”Penitenza, Penitenza, Penitenza!”. E vedemmo, in una luce immensa che è Dio (qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchi quando vi passano davanti) un Vescovo vestito di bianco (abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre) e vari altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi, come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città in rovina e mezzo tremulo e con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne, di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano gli angeli, ognuno con in mano un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio”.
LA MADONNA: Quando recitate il Rosario, dopo ogni decina dite: “O Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’Inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia”.
LUCIA: “Vostra Signoria vuole qualcos’altro da me?”.
LA MADONNA: ”No, oggi non ti chiedo più nulla”.
LUCIA: E come al solito, cominciò a elevarsi verso oriente fino a scomparire.

QUARTA APPARIZIONE: 15.8.19178

LUCIA: “Cosa vuole da me vostra Signoria? “.
LA MADONNA: “Voglio che continuiate ad andare alla Cova da Iria il giorno 13 e che continuiate a recitare tutti i giorni il Rosario. L’ultimo mese farò il miracolo perché tutti credano”.
LUCIA: “Vostra Signoria cosa vuole che si faccia con il denaro che il popolo lascia alla Cova da Iria?”.
LA MADONNA: “Fate due portantine: una portala tu con Giacinta e altre due bambine vestite di bianco, e l’altra la porti Francesco con altri tre bambini. Il denaro delle portantine è per la festa della Madonna del Rosario e quello che avanza serve per una cappella che si deve fare”.
LUCIA: ”Vorrei chiederle la guarigione di alcuni malati”.
LA MADONNA: “Sì alcuni li guarirò entro l’anno”. E, assumendo un aspetto più triste, raccomandò loro di nuovo la pratica della mortificazione dicendo, alla fine di tutto: “Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori, perché molte anime vanno all’Inferno perché non vi è chi prega e si sacrifica per loro”.

QUINTA APPARIZIONE: 13.9.1917

LA MADONNA: ”Continuate a recitare il Rosario per ottenere la fine della guerra. Dio è contento dei vostri sacrifici, ma non vuole che dormiate con la corda: portatela solo di giorno” (i pastorelli avevano cominciato ad usare un pezzo di grossa corda come cilicio, e lo portavano stretto alla vita 24 ore su 24, non riuscendo più a dormire)
LUCIA: ”Mi hanno chiesto di chiedervi molte cose: guarigioni di malati… “.
LA MADONNA: ” Sì, ne guarirò alcuni, altri no. In Ottobre farò il miracolo perché tutti credano”.
SESTA APPARIZIONE: 13.10.1917

LUCIA: “Cosa vuole da me vostra Signoria?”.
LA MADONNA: “Voglio dirti che facciano in questo luogo una cappella in mio onore, che sono la Regina del Rosario, di continuare sempre a recitare il Rosario tutti i giorni. La guerra sta per finire e i militari presto torneranno alle loro case”.
LUCIA: ”Io avevo molte cose da chiederle. Se guariva alcuni malati e se convertiva alcuni peccatori”…
LA MADONNA: “Alcuni sì, altri no. Bisogna che si emendino, che chiedano perdono dei loro peccati. E assumendo un aspetto più triste: “Non offendano più Dio nostro Signore, che è già molto offeso”.
A questo punto si verificò il “miracolo del sole”. La gente vide il sole di una luce intensissima, nonostante le nuvole ed il sole cominciò a “ballare”. Come una gigantesca palla di fuoco, il sole girava velocemente, si arrestava e poi riprendeva a girare su se stesso vertiginosamente. Circa 50-70 mila videro questo miracolo. Accanto al sole apparvero san Giuseppe con Gesù Bambino e la Madonna del Rosario. La Vergine era vestita di bianco, con un manto azzurro. Anche San Giuseppe era vestito di bianco e Gesù Bambino di rosso chiaro. San Giuseppe benedisse la folla, facendo tre volte il segno della croce. Gesù Bambino fece altrettanto. Seguì la visione della Madonna Addolorata e di Nostro Signore afflitto dal dolore sulla via del Calvario. Nostro Signore fece un segno di croce per benedire il popolo. Finalmente apparve, in una visione gloriosa, la Madonna del Carmelo, incoronata regina del cielo e della terra, con in braccio Gesù Bambino.

La simbologia ed il significato delle apparizioni

La simbologia delle apparizioni di Fatima, se si eccettua la terza parte del segreto, è molto semplice, così come il contenuto fondamentale del messaggio. La Madonna, bianco vestita e con la corona del Rosario al braccio, invita fondamentalmente alla preghiera ed alla penitenza, ammonendo il mondo degli immensi pericoli che lo minacciano e rivelando che Dio ha scelto Lei come arma sicura e mezzo infallibile per il trionfo della Luce sulle tenebre. Non solo: chiedendo la consacrazione pubblica della Russia al Cuore Immacolato di Maria come unico mezzo per la sua eventuale conversione, Dio manifesta la volontà che tutti sappiano che userà misericordia e salverà il mondo solo per mezzo di Maria.

Oggetto indiretto del messaggio di Fatima è l’esistenza del demonio e dell’Inferno, verità, queste ultime, che nel corso del XX secolo sarebbero state negate o minimizzate da non pochi teologi, anche, purtroppo, in ambito cattolico. Il Rosario e la penitenza vissuta in modo serio e generoso (pensiamo all’ eroismo dei tre pastorelli), vengono proposti come rimedio nella lotta contro il potere delle tenebre, facendo eco a ciò che Gesù disse nel Vangelo, circa alcuni demoni che possono essere combattuti e vinti solo con la preghiera (specialmente mariana) e il digiuno (cioè, in senso ampio, la mortificazione e la penitenza corporale).

Ciò che è molto controverso è il cosiddetto terzo segreto di Fatima, su cui ora ci dovremo soffermare.
Anzitutto l’interpretazione simbolica delle immagini contenute nel testo rivelato nel 2000. L’angelo con la spada di fuoco che grida per tre volte “penitenza” è l’angelo incaricato di eseguire i castighi di Dio, di cui ampiamente si parla nel libro dell’ Apocalisse. La Madonna, che devia o spegne il fuoco dei castighi destinati al mondo, rappresenta Maria in quanto Avvocata dei peccatori, che trattiene, con la sua mano materna, il peso della giustizia di Dio. I consacrati (ed anche le persone secolari) che salgono il monte con alla vetta la croce, attraversando la città desolata, sono le anime dei santi (martiri e confessori) che, innumerevoli, nel secolo scorso hanno subìto persecuzioni e sofferenze a non finire: anime vittime che hanno preso su di sé parte dei castighi destinati al mondo moderno e contemporaneo, ateo e apostata, che, almeno nell’Occidente, ha rinnegato esplicitamente e dichiarata una vera e propria guerra a Dio, fino ai recentissimi fatti di cronaca, con tanto di scritte blasfeme sugli autobus (“una brutta notizia: Dio non esiste; una bella notizia: se ne può tranquillamente fare a meno”), che sarebbero dovuti circolare anche in Italia. Queste immani sofferenze, soprattutto quelle dei martiri, servivano (e servono) per la conversione dei peccatori (vengono infatti raccolte dagli angeli con gli innaffiatoi e sparse sulle anime).

Detto questo, due cose sono tuttora altamente controverse. La prima è che il vescovo vestito di bianco, stando alla lettera del testo, “venne ucciso”. Ora, noi sappiamo che Giovanni Paolo II ha subito l’attentato il 13 Maggio del 1981, ma non è morto; per cui si aprono due possibilità: o questa parte del segreto ancora deve compiersi (il Papa oggetto del segreto non era Giovanni Paolo II) oppure la visione (immaginaria) che Dio ha fatto vedere ai pastorelli riguardava quelli che san Tommaso chiama i ”contingenti futuri possibili” e non “contingenti futuri necessari”9; vale a dire che Dio ha mostrato la fine che avrebbe fatto il Papa se la Madonna non fosse intervenuta a proteggerlo con “la sua mano materna”, come ebbe a riconoscere lo stesso Pontefice di venerata memoria.

L’altra questione, ancora più controversa e dibattuta, riguarda l’effettiva completezza della rivelazione della terza parte del segreto. Il problema nasce dal fatto che la seconda parte del segreto terminava testualmente con queste parole: ”in Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede, etc. “, dopo di che la Madonna soggiunse: ”questo non ditelo a nessuno tranne a Francesco”. In seguito chiese che fosse consegnato personalmente al Papa (cosa che fece il Vescovo di Fatima in persona), lasciando al Pontefice il compito di divulgarlo nel 1960. Ora, ciò che costituisce l’attuale terza parte del segreto, non è la prosecuzione discorsiva di quella frase (il testo non è un messaggio pronunciato dalla Madonna), ma appartiene ad un genere completamente diverso: la Madonna infatti non dice né rivela qualcosa, ma mostra una visione immaginaria (un po’ come la visione dell’Inferno della prima parte, che sembra però essere una visione corporea sensibile)10.

Questo fatto è indiscutibilmente strano ed ha portato alcuni autori (alcuni dei quali sulla base di una documentazione testuale a dir poco impressionante11) ad ipotizzare che il cosiddetto terzo segreto si componesse di due parti: una è quella rivelata nel duemila; l’altra era di tipo testuale e non sarebbe stata divulgata per il suo scottante e delicato contenuto, dal momento che il suo oggetto sarebbe la cosiddetta crisi di fede all’interno della Chiesa verificatasi negli ultimi quaranta anni e a tutt’ oggi, purtroppo, ancora sotto gli occhi di tutti. Per timore delle reazioni che avrebbe potuto suscitare una notizia del genere, la Chiesa avrebbe preferito mantenere un velo su questi aspetti, cercando di comunicarne, in forma indiretta, il contenuto. In particolare nel libro di Socci si fa l’ipotesi (altamente verosimile) che nella drammatica Via Crucis del 2004 (le cui meditazioni furono preparate dall’ allora Cardinal Ratzinger), in particolare nella stazione da questi commentata, il Pontefice e l’allora Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, alludendo alla sporcizia presente anche nella Chiesa vollero lanciare un messaggio sostanzialmente rispecchiante il contenuto della parte discorsiva del terzo segreto. Recentemente ulteriori pubblicazioni hanno ripreso e rielaborato, sempre con ampia documentazione, questa ipotesi12.

Francesco e Giacinta morirono poco dopo le apparizioni, di malattia, come la Madonna aveva loro predetto, esercitando eroicamente la preghiera e la penitenza che la Madonna aveva loro chiesto. Ecco alcune massime pronunciate dalla piccola (ora beata) Giacinta:
”La Madonna disse che nel mondo ci sono molte guerre e discordie. Le guerre non sono altro che il castigo per i peccati del mondo. Bisogna pregare molto per i peccatori, per i sacerdoti e per i religiosi. I sacerdoti devono occuparsi solo delle cose di Chiesa; devono essere puri, molto puri! La disobbedienza dei sacerdoti e dei religiosi ai loro superiori ed al S. Padre offende molto Gesù.
Bisogna pregare molto anche per i governanti: guai a quelli che perseguitano la Religione di Gesù.
I peccati che portano più anime all’ inferno sono i peccati della carne. Verranno certe mode che offenderanno molto Gesù. Le persone che servono Dio non devono seguire la moda. La Chiesa non ha mode. Gesù è sempre lo stesso. Molti matrimoni non sono buoni, non piacciono a Gesù, non sono di Dio.

Non bisogna andare in mezzo al lusso, ma fuggire le ricchezze! Bisogna essere molto amici della santa povertà e del silenzio; bisogna avere molta carità anche con chi è cattivo. Non parlare male di nessuno e fuggire chi dice male. Avere molta pazienza, perché la pazienza ci porta in Cielo. La mortificazione e i sacrifici sono molto graditi a Nostro Signore. La confessione è un sacramento di misericordia. Per questo bisogna avvicinarsi al confessionale con confidenza e gioia. Senza confessione non c’è salvezza. La Madre di Dio desidera molte anime vergini, che si leghino a lei con il voto di castità” .

Durante la sua breve permanenza all’ ospedale, Giacintafu favorita da nuove visite della Madonna, che le annunciò il giorno e l’ora in cui sarebbe morta. Quattro giorni prima di portarla in cielo, la Santissima Vergine le tolse tutti i dolori. i La Madonna venne a prendere Giacinta il 20 febbraio 1920. Francesco aveva reso la sua anima a Dio il 4 aprile dell’ anno precedente.

Postilla: le rivelazioni posteriori al 1917

Per concludere bisogna dire che le apparizioni di Fatima hanno avuto un’ appendice con le rivelazioni fatte dalla Madonna a suor Lucia circa la devozione al Cuore Immacolato e la pratica dei primi cinque sabati del mese.

Avvennero nel 1925, quando suor Lucia era suora Dorotea.

Il 10 dicembre 1925, la Santissima Vergine, con al fianco il Bambino Gesù su una nuvola luminosa, apparve a suor Lucia, nella sua cella nella casa delle Dorotee, a Pontevedra. Ponendole una mano sulla spalla, le mostrò un Cuore circondato di spine, che aveva nell’ altra mano. Il Bambino Gesù indicandolo, esortò la veggente con queste parole: “Abbi compassione del Cuore della tua santissima Madre, che è coperto di spine, che gli uomini ingrati in ogni momento vi configgono, senza che vi sia nessuno che faccia un atto di riparazione per toglierle”. La santissima Vergine aggiunse: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato da spine, che gli uomini ingrati in ogni momento mi configgono con bestemmie e ingratitudini. Almeno tu vedi di consolarmi, e dì che tutti coloro che per cinque mesi, il primo sabato, si confesseranno, ricevendo la santa comunione, reciteranno un rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti, meditando i quindici misteri del rosario con l’intenzione di alleviare la mia pena, io prometto di assisterli nell’ ora della morte con tutte le grazie necessarie per la salvezza di queste anime” .

Il 15 febbraio 1926, il Bambino Gesù apparve di nuovoa suor Lucia, a Pontevedra. Suor Lucia espose la difficoltà di alcune persone a confessarsi di sabato, e chiese che fosse valida la confessione di otto giorni. Gesù rispose: “Sì, può essere stata fatta anche molti più giorni prima, purché, quando mi ricevono, siano in grazia ed abbiano l’intenzione di sollevare il Cuore Immacolato di Maria”. Suor Lucia fece anche la ipotesi che qualcuno dimenticasse, confessandosi, di formulare la intenzione, al che Nostro Signore rispose: “Possono formularla nella confessione seguente, servendosi della prima occasione che avranno di confessarsi”.

Nella notte dal 29 al 30 maggio 1930, Nostro Signore comunicò a Lucia la risposta a quest’ altra domanda: “Perché cinque e non nove sabati, oppure sette, in onore dei dolori della Madonna?”. Gesù le rispose: “Figlia mia, il motivo è semplice: ci sono cinque forme di offese e di bestemmie all’Immacolato Cuore di Maria: 1. le bestemmie contro l’Immacolata Concezione; 2. contro la Sua verginità; 3. contro la maternità divina, nel contempo col rifiuto di riconoscerLa come Madre degli uomini; 4. coloro che cercano pubblicamente di inculcare nel cuore dei bambini l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio nei confronti di questa Madre Immacolata; 5. coloro che La oltraggiano direttamente nelle Sue sacre immagini”.

Il 25 marzo 1948, suor Lucia lasciò l’lstituto di Santa Dorotea per entrare nel Carmelo di San Giuseppe, a Coimbra, con il nome di suor Maria Lucia del Cuore Immacolato. Il 13 maggio dello stesso anno vestì l’abito di santa Teresa, e il 31 maggio 1949 fece la professione come carmelitana scalza. Suor Lucia è tornata nella casa del Padre il 13 Febbraio del 2005, all’ età di 97 anni, dopo aver speso una vita di preghiera e di penitenza totalmente volta alla diffusione della devozione al Cuore Immacolato di Maria.

Fonte: LE APPARIZIONI DI MARIA , Don Leonardo M. Pompei, Mimep-Docete,

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7. Erano nati, rispettivamente: il 22 Marzo 1907, l’11 Giugno 1908 e l’11 Marzo 1910.
8. Avvenne il 15 perché il 13 i bambini erano prigionieri del Sindaco, voleva estorcere loro i segreti. Ovviamente essi non lo rivelarono.
9. Si dicono contingenti futuri possibili gli eventi che Dio sa che potrebbero accadere in futuro, ma in realtà non accadranno; si chiamano contingenti futuri necessari gli eventi che Dio, infallibilmente, sa che accadranno in futuro, pur dipendendo da cause libere (come la libera volontà delle creature).
10. Secondo san Giovanni della Croce, tre sono le possibili visioni soprannaturali: quella sensibile-corporea (si vedono le cose con gli occhi del corpo), quella immaginaria (non si vedono cose con gli occhi del corpo, ma con !’immaginazione) e quella intellettuale (non si vede né con gli occhi né con la fantasia, ma si intuiscono con l’intelletto misteri elevatissimi riguardanti Dio o qualcuno dei suoi misteri).
11. Si veda per tutti “Il quarto segreto di Fatima” di Antonio Socci.
12. Per esempio, il recentissimo” Il segreto nascosto” di Cristopher A. Ferrara.

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