10° giorno: Le “stragi” degli innocenti (II)

Chi potrà mai misurare quel dolore materno di Maria Santissima alla strage dei bambini innocenti di Betlemme? Ma che cosa dire, però, del dolore di Maria Santissima quando nella strage dei bambini di Betlemme intravvide gli scenari raccapriccianti degli assassinii e delle “stragi” di bambini trucidati nel grembo materno, soprattutto oggi, con l’aborto volontario, legalizzato ormai, si può dire, su scala mondiale?
Non è difficile pensare, infatti, che anche la piccola “strage degli innocenti” di Betlemme ha avuto un valore biblico emblematico per tutte le criminali “stragi di innocenti” che uomini e donne perversi avrebbero perpetrato e realizzato lungo la storia dell’umanità, aggiungendo scelleratamente delitto a delitto contro le creature più deboli e indifese.

Rispetto alla piccola “strage degli innocenti” di Betlemme, però, la tragedia delle immense “stragi” dei bambini che oggi vengono trucidati atrocemente con mani e mezzi criminali ha il contenuto tenebroso del più malvagio delitto compiuto senz’altra motivazione che l’egoismo, l’interesse, la viltà più indegna di uomini e donne assassini.
Rispetto alla “strage” dei bambini di Betlemme, infatti, ben diversa è oggi l’uccisione diretta dei bambini che viene fatta con l’aborto volontario, ormai legalizzato sull’intero pianeta-terra.

Negli aborti volontari, infatti, l’uccisione dei bambini non avviene affatto “a causa di Cristo”, come avvenne per i bambini di Betlemme, ma avviene soltanto per egoistico calcolo, interesse o vantaggio di chi vuole abortire: per questo ogni aborto volontario è un autentico crimine, definito dal Concilio Vaticano II un vero e proprio «abominevole delitto» (GS 51).
La maggiore gravità di questo delitto è legata al fatto particolare che con l’aborto volontario il bambino viene ucciso nel grembo materno senza nessuna possibilità di ricevere il sacramento del santo Battesimo prima della sua morte. Ciò significa che l’anima del bambino, morendo senza aver ricevuto la grazia divina, non potrà salvarsi nel Regno dei cieli, poiché secondo le parole di Gesù soltanto «chi sarà stato battezzato sarà salvo» (Mc 16,16).
Orbene, secondo la “Dottrina comune” della Chiesa – non definita dogmaticamente, ma illustrata dal costante Magistero patristico e pontificio –, al bambino morto senza aver ricevuto il sacramento del Battesimo di acqua o di sangue (o almeno di desiderio) toccherà soltanto il Limbo per la sua dimora eterna nell’aldilà. Così insegnava e – spressamente e limpidamente il Catechismo universale del papa san Pio X, riassumendo la dottrina perenne trasmessa dalla Chiesa.
Non c’è chi non comprenda, a questo punto, la perdita irreparabile che il delitto dell’aborto arreca al bambino privandolo così disumanamente non soltanto della vita terrena, ma anche della beatitudine eterna in Paradiso. Poveri e miseri genitori abortisti! Incoscienti e disgraziate soprattutto quelle madri assassine che, quando vogliono abortire, arrecano ai loro figli perdite così irreparabili!
Come non pensare poi, con raccapriccio, alle moltitudini sterminate degli aborti che oggi vengono provocati con una semplice pillola mortifera?

Si calcola che sulla terra, ormai, ogni anno si supera di molto la cifra orrenda di quaranta milioni di aborti volontari! Sono catastrofi e stragi di sangue umano innocente: potranno mai esse restare impunite?… E che cosa dire, infine, dei massacri spaventosi degli embrioni vivi messi oggi a servizio di una ancor più criminale ingegneria genetica?… Tutta questa scienza infernale del delitto e della morte non costituisce forse il regno tenebroso di satana, ossia di colui che Gesù stesso ha definito «omicida fin dall’inizio» (Gv 8,44)?

Non è forse questo il regno del «dio dei morti» che sul la terra schiavizza uomini e donne per renderli “assassini” contro il «Dio dei vivi» (Mc 12,27) ?
Nei lontani tempi avvenivano le grandi stragi fra le popolazioni a causa delle pestilenze che seminavano la morte in maniera rapida e inesorabile, non avendo i mezzi per contrastare le rovine che provocavano. Pressoché sempre, allora, si ricorreva all’aiuto della Madonna, e, storicamente, in realtà, non furono pochi gli episodi di interventi straordinari che fermavano quella devastante pestilenza.
Sotto il pontificato di san Gregorio Magno, infatti, nel secolo VI, scoppiò a Roma una spaventosa pestilenza. Il Papa indisse una grande processione da Santa Maria Maggiore a San Pietro, e il Papa stesso prese fra le sue mani l’immagine miracolosa della Madonna “Salus populi romani”, attribuita a san Luca, e, a piedi scalzi, vestito di sacco, attraversò la città fino a San Pietro.
Arrivati sul ponte Sant’Angelo, si udì un canto angelico: “Regina coeli, lætare…”. Il popolo cadde in ginocchio, mentre il papa san Gregorio cantò: «ora pro nobis Deum, alleluia». Proprio in quel momento, sul castel Sant’Angelo apparve un Angelo che rimetteva la spada nel fodero…, e da quel momento la peste non fece più una sola vittima.
Orbene, chi piangerà, oggi, per tanto sangue innocente sparso? Come non pensare, allora, alle lacrime della Madonna, alle lacrime di Colei che è la Madre dell’umanità, alle lacrime di Colei che nella piccola “strage degli innocenti” di Betlemme antivedeva e piangeva tutte le orrende “stragi” di miliardi di bambini che si sarebbero fatte sulla terra?… Madre Santa! Madre Addolorata!… Soltanto alle tue lacrime possiamo chiedere pietà e misericordia senza fine.

PREGHIERA CONSIGLIATA: Corona dei Sette dolori della Beata Vergine Maria

FONTE: Settembre, Mese dell’Addolorata, P.Stefano M. Manelli, 22 agosto 2013, © Casa Mariana Editrice.
(La traduzione, l’adattamento totale o parziale, la riproduzione con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm, i film, le fotocopie) nonché la memorizzazione elettronica, sono riservati per tutti i paesi.)
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Commenti

  1. Vero, tutto, purtroppo. Ma in ogni bimbo ucciso c’è Satana che cerca tramite erode di impedire a Gesù di nascere; in ogni bambino c’è lo Spirito di Dio, c’è la Verità del Verbo, c’è il fuoco dello Spirito

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