18° giorno: Cuore amico – Cuore nemico

stellamatutina-sacro-cuore-di-gesùCUORE AMICO

Quando Gesù, prima di salire il Calvario, fece il discorso di addio agli apostoli nell’ultima Cena, usò le espressioni più forti dell’amicizia: «Nessuno ha amore più grande di colui che dà la vita per i suoi amici» (Gv 15,13), e «voi siete i miei amici» (Gv 15,14).

Il Cuore di Gesù è il nostro supremo Cuore amico.

Come Dio e come uomo, Egli non verrà mai meno nella sua amicizia per noi che siamo stati da lui «riscattati a caro prezzo» (1Cor 6,20), a prezzo del suo «sangue prezioso» (1Pt 1,19). A noi Egli ha lasciato la sua promessa: «Sarò con voi fino alla fine dei secoli» (Mt 28,20).

San Girolamo scrisse una volta in una lettera a un cuore in tormento: «Vuoi tu provare le ineffabili delizie dell’amicizia? Sii l’amico di Dio!».

Se vogliamo la pace e la serenità dell’animo, Gesù ci dice con parola consolante: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace» (Gv 14,27). Se vogliamo il sostegno e la forza per tirare avanti in questo mondo perverso, Egli ci assicura: «Confidate, io ho vinto il mondo» (Gv 16,33). Se vogliamo il conforto nei travagli e nei dolori, ricordiamo Gesù che ci ripete senza stancarsi: «Venite a Me, voi che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò» (Mt 11,28) e a santa Margherita il Sacro Cuore fece questa promessa per tutti i devoti: «Li consolerò nelle loro pene».

Diceva bene san Bonaventura, innamoratissimo del Sacro Cuore: «Nel suo sacro Corpo voglio innalzare tre tende: una nelle sue mani, una nei piedi, e una terza, per sempre, nel suo costato aperto; qui parlerò al suo Cuore, e impetrerò quanto vorrò». E santa Gemma Galgani proponeva a Gesù, con la sua solita tenerezza, di fare del proprio cuore una «tenda d’amore» per vivere sempre con Lui e piena solo di Lui.

Anche le apparizioni del Sacro Cuore a santa Margherita sono state un’altra squisita espressione dell’amicizia di Gesù. Il dono della devozione al Sacro Cuore è il dono dell’amore di Gesù che vuol vivere in comunione con noi.

E anzi: ogni giorno noi dovremmo bramare di fondere il nostro cuore con quello di Gesù nella Santa Comunione.

E così, di giorno in giorno, fino alla morte, che sarà serena perché potremo presentarci con fiducia a Lui, come ci assicura santa Margherita: «Oh, quanto è dolce la morte, dopo aver vissuto con devozione costante al Cuore di Colui che ci dovrà giudicare!». E Gesù stesso ha promesso: «Sarò loro rifugio in vita, e particolarmente in morte».

stellamatuitna-uomo-pensierosoCUORE NEMICO

Il nostro cuore non ha che una scelta: o è amico o è nemico di Gesù Cristo: «Chi non è con Me è contro di Me» (Mt 12,30).

Purtroppo, noi possiamo essere nemici di Gesù, e lo siamo ogni qualvolta ci mettiamo a pensare, parlare o agire diversamente da come Lui ci ha insegnato.

«Se uno osserva la sua parola – dice l’Evangelista – veramente l’amore di Dio in lui è perfetto. In ciò conosciamo di essere in Lui. Chi dice di dimorare in Lui, deve camminare cosi come Egli camminò» (1Gv 2,6).

Chi invece rifiuta la parola di Gesù, si mette contro di Lui, rinnega il suo amore, come Gesù stesso ha detto: «Chi non mi ama, non osserva la mia parola» (Gv 14,24).

Un cuore nemico è un cuore in peccato mortale, che ha amato qualcosa più di Dio, che ha venduto Gesù per trenta denari, che lo ha barattato con Barabba.

Anziché di Cristo, i cuori di troppi cristiani sono amici di quel mondo maledetto da Gesù (Lc 17,1) e che rende nemici di Dio, come grida san Giacomo: «Adulteri, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia nei riguardi di Dio? Chiunque pertanto vuole essere amico del mondo, si costituisce nemico di Dio» (Gc 4,2-3).

E quando manca l’amore di Dio, manca anche l’amore del prossimo. Se non si ama Gesù, come si può amare i fratelli? come si può amare persino i nemici? Molti si illudono stoltamente di amare il prossimo, pur calpestando qualche comandamento di Dio. Confondono l’amore che viene da Dio – la carità, la grazia divina – con i sentimenti naturali di compassione o benevolenza che si può provare per gli altri. È un’apparenza che inganna, questa, perché «chi disprezza anche uno solo dei dieci comandamenti – insegna sant’Agostino – pecca contro l’amore dal quale dipendono tutti i Comandamenti».

E sant’Antonio di Padova aggiunge: «Solo l’amore al Cuore del Redentore può portare all’amore del prossimo».

Ma come potrò amare il fratello con l’amore di Cristo, se il mio cuore si è fatto nemico di Cristo, calpestando il suo volere? «Da questo conosciamo di amare i figli di Dio – dice san Giovanni – se amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti» (1Gv 5,2).

Se Gesù vuole che io santifichi la Domenica con la partecipazione alla Santa Messa (terzo comandamento), se vuole che io non commetta atti impuri (sesto comandamento) e non desideri la donna che non è mia sposa (nono comandamento), quando commetto questi peccati io oltraggio il Cuore di Gesù calpestando il suo volere.

Il mio cuore diventa allora suo nemico, al servizio del demonio: «Chi commette il peccato viene dal diavolo» (Gv 3,8).

Come potrò dunque amare il fratello, se non con questo stesso cuore nemico di Gesù? Il mio amore non potrà essere che un amore disgraziato, ossia senza la grazia di Dio. È orribile. Ma è così!

Cuore di Gesù, salva il nostro cuore!

Proposito: Pregare ogni giorno per i nemici.

FONTE: Cuore di Gesù, Cuore dell’uomo, P.Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010
Se desiderate avere il libro originale cliccate sul Link di Casa Mariana Editrice o scrivete al seguente indirizzo E-Mail: cm.editrice@gmail.com
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