25° giorno: Cuore orante – Cuore distratto

stellamatutina-sacro-cuore-di-gesùCUORE ORANTE

Il cuore orante che ama cerca la vicinanza e l’unione con la persona amata. Più si ama, più si vuole stare con colui che ama. Gesù diceva del suo Divin Padre: «Il Padre è in me e io sono nel Padre» (Gv 10,38). Unione sublime e suprema nell’amore sostanziale ed eterno.

L’espressione più semplice e universale dell’unione con Dio è la preghiera. Il rapporto d’amore con Dio, che si fa colloquio, noi lo chiamiamo preghiera vocale. Il rapporto d’amore senza suono di parole lo chiamiamo preghiera mentale. Il rapporto d’amore nutrito di cuore e tenerezza lo chiamiamo preghiera affettiva. Il rapporto d’amore espresso in contemplazione pura e ardente dell’amore lo chiamiamo preghiera contemplativa.

Il bimbo che dice le preghiere del mattino e della sera, il giovane che medita silenzioso, il sacerdote che celebra con passione e dolore, il monaco assorto in profonda contemplazione: sono tutti cuori in rapporto d’amore con Dio mediante la preghiera.

Il Vangelo ci presenta Gesù in preghiera più volte e in più occasioni. Gesù prega di notte e di giorno, al mattino presto e di sera. Prega nel tempio e per le strade, nel deserto e tra le folle, nel Cenacolo e nell’Orto degli Ulivi, sui monti e sui laghi.

Soprattutto il Cuore di Gesù prega incessantemente nei Tabernacoli: «È sempre a intercedere per noi» (Eb 7,25).

Santa Gertrude scrisse che il «Cuore di Gesù è un altare sul quale Gesù si offre al Padre, ostia perfetta». San Gregorio dice a tutti i cristiani: «Il nostro cuore è l’altare di Dio». Su questo altare dovrebbe bruciare continuamente l’incenso della preghiera.

Ma perché Gesù «intercede per noi»? (Rm 8,34). Unicamente perché ci ama.

Perché i Santi cercano di pregare più che possono con passione e forza instancabili? Perché amano Gesù.

Perché amano i fratelli. Non c’è altra risposta.

Dalla vita di santa Margherita M. Alacoque sappiamo che ella ogni mattina, appena si svegliava, prima ancora dell’alba, salutava il suo Angelo Custode e per prima cosa affidava il cuore, perché lo portasse subito al Cuore di Gesù nel Tabernacolo. Che meraviglia di amore è questo! Preghiera e unione dei cuori: chi ama Gesù non può fare diversamente.

La stessa santa Margherita raccomandava anche a noi: «Mandate ogni tanto per mezzo del vostro buon Angelo, il vostro cuore a unirsi con quello di Gesù Sacramentato ». Perché non farlo? Quanto amore in più ci crescerebbe ogni giorno nel cuore!

stellamatuitna-uomo-pensierosoCUORE DISTRATTO

La distrazione: forse possiamo definirla la regina del nostro cuore. È essa che ci governa dappertutto: in casa, in chiesa, per le strade, al lavoro, in compagnia o da soli.

Raccogliersi, concentrarsi, è diventata una cosa molto difficile. Gustare le gioie dell’interiorità nell’elevazione dello spirito, forse ci è diventato addirittura impossibile.

In tal modo, il nostro cuore distratto non prova nulla delle soavità celesti che la vera preghiera porta con sé, come ci insegnano i Santi.

San Francesco Saverio, pur in mezzo a preoccupazioni di ogni sorta nelle lontane terre d’oriente, a volte durante la preghiera lo si vedeva slacciarsi il petto per l’impeto del cuore, ed esclamava: «Ma basta, Signore, non più consolazioni… il mio cuore non è capace di contenerlo».

San Pio da Pietrelcina talvolta si lamentava di fare «indigestioni» di consolazioni spirituali soavissime.

Un santo ragazzo, Aldo Marcozzi, a dodici anni, chiese in dono al papà, che cosa? «Un inginocchiatoio per farvi le meditazioni». Alla mamma che lo invitava ad andare a vedere la vita di Gesù al cinema, il ragazzo rispose: «La vita di Gesù la trovo più bella nel Vangelo».

E quante volte la mamma lo trovò assorto in preghiera con il suo bel volto angelicamente beato!

A noi invece, forse non capita mai nulla di simile perché abbiamo essiccato la sorgente della gioia interiore.

Anziché abbeverarci con la preghiera alla fonte del cuore di Gesù che zampilla acque di vita eterna (Gv 4,14), noi ci abbeveriamo con la dissipazione ai pantani e agli acquitrini del mondo. Oscenità e turpitudini, scandali e vergogne, ci circondano, ci assalgono, ci sommergono da ogni lato: in casa, con la televisione, la radio, le stampe; fuori casa, con i cinema, le mode indecenti, il turpiloquio, le pubblicità immonde.

Dobbiamo difenderci, perché è in pericolo la nostra salvezza eterna. Opporsi è indispensabile. Facciamolo nel modo più semplice e fecondo, con la preghiera lungo la giornata: preghiera mattina e sera, preghiera prima dei pasti e delle azioni più importanti. Una pagina del Vangelo o della vita di un Santo. La recita del Rosario, da soli o in famiglia.

Santa Margherita ci raccomanda molto la Comunione spirituale. Gesù stesso le rivelò che la gradiva moltissimo: «Provo tanta gioia quando un’anima mi desidera». Santa Margherita non solo ne faceva molte ogni giorno, ma raccomandava con premura: «Dovete fare tante e tante Comunioni di desiderio per fare ammenda al Cuore di Gesù e chiedergli perdono di tutte le Comunioni fatte male da noi e dai cattivi cristiani».

Vogliamo impegnarci anche noi?

Proposito: Impegnarsi a fare almeno una Comunione spirituale ogni giorno.

FONTE: Cuore di Gesù, Cuore dell’uomo, P.Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010
Se desiderate avere il libro originale cliccate sul Link di Casa Mariana Editrice o scrivete al seguente indirizzo E-Mail: cm.editrice@gmail.com
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