8° giorno: Cuore obbediente – Cuore ribelle

stellamatutina-sacro-cuore-di-gesùCUORE OBBEDIENTE

San Francesco d’Assisi insegnava che la carità e l’obbedienza sono virtù sorelle. Amore e sottomissione vanno insieme. Chi ama vuol fare ciò che piace alla persona amata. È verità garantita dalla parola di Gesù: «Faccio sempre quello che piace al Padre mio» (Gv 8,29).

Chi ama è pronto a eseguire ciò che gli chiede la persona amata, perché ogni atto di dedizione alla persona amata nutre e rafforza l’amore reciproco: «Mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato» (Gv 4,34).

Anche quando le esigenze dell’amore sono forti e dolorose, anzi, tanto più allora, il cuore che ama rivela la ricchezza e la vera generosità del suo amore.

Il cuore di Gesù, infatti, arrivava a bramare la sua immolazione voluta dal Padre per espiare i peccati dell’umanità: «Devo ricevere un battesimo e quanto mi sento in ansia, finché non sia compiuto!» (Lc 12,50).

E noi sappiamo che anche nell’orto del Getsemani, pur tra spasimi sanguinosi, Gesù disse col cuore straziato: «Non la mia, ma la tua volontà si compia» (Mt 26,39).

Orbene, non è forse vero che noi siamo facili a fare l’obbedienza solo quando costa poco o niente? Ma in questa obbedienza non c’é né grande merito né grande dimostrazione di amore. Tutt’altro. Ricordiamoci una volta per sempre che l’obbedienza diventa tanto più preziosa e rivelatrice d’amore, quanto più comporta sacrificio di sé fino all’immolazione per la persona amata.

E ci basti contemplare il Cuore santissimo di Gesù, obbedientissimo fino a soffrire l’oppressione mortale di tutte le nostre nefandezze per amore verso il Padre e per amore verso di noi.

Obbedienza incondizionata, «fino alla morte e alla morte di croce» (Fil 2,8): così il Cuore di Gesù era disposto a obbedire, così fu pronto a obbedire, così ubbidì.

E così obbedivano anche i Santi, sempre pronti a qualunque sacrificio di sé, fino all’eroismo.

Sant’Alfonso Rodriguez, nella sua tarda età, sente dirsi un giorno dal suo Superiore: «Voi siete vecchio e infermo, a carico della comunità. Prendete il vostro mantello e tornate nel mondo».

Il santo vecchio fa un inchino, prende il mantello e si avvia.

«Restate – gli dice allora il Superiore – vi faremo l’elemosina d’un pezzo di pane».

Un altro giorno lo stesso Santo sente dirsi: «Partite per le Indie». Senza neppure prendersi il mantello, il Santo fa per avviarsi verso il porto. Il Superiore lo richiama e gli chiede: «Come avreste potuto raggiungere le Indie? Non avete denari».

«Non fa niente – rispose il Santo – avrei supplicato di essere accettato sulla nave per carità; e se mi avessero rifiutato, avrei camminato sulle onde».

stellamatuitna-uomo-pensierosoCUORE RIBELLE

Il cuore dell’uomo è cuore ribelle. Segnato in profondità dalla prima ribellione dei progenitori, esso tende sempre a far valere la propria brama di indipendenza da Dio e dagli uomini. L’egoismo lo spinge ad amare solo se stesso, e quindi a sottomettersi solo alle voglie e ai gusti dell’io. Preferisce sottomettersi al proprio io miserabile anziché a Dio!

Gesù ha stabilito un criterio infallibile per discernere chi lo ama e chi non lo ama: «Se mi amate, osservate i miei comandamenti» (Gv 14,15). Non ci sono scappatoie. Chi obbedisce a costo della morte, ama al limite massimo del possibile. Chi obbedisce a metà o a stento, ama a metà o  a stento. La misura dell’amore è quella dell’obbedienza.

Bisogna obbedire in tutto, eccetto nel peccato. Non si può sbagliare.

Se a questo punto vogliamo esaminare la nostra obbedienza, forse scopriremo che tante volte anche noi cerchiamo di arrangiarci con le mezze misure per accontentare in parte Gesù e in parte il nostro io; e tante altre volte, forse, anche noi ci illudiamo di far contento Gesù, preferendo le nostre scelte di cose più elevate rispetto agli ordini dei superiori. Inganno e presunzione! Non ci può essere nulla al di sopra della Volontà di Dio, e il Signore sa cavare prodigi anche da ordini di nessun conto.

Quando santa Margherita M. Alacoque cominciò a rivelare il suo straordinario fervore nella contemplazione, la Superiora temette che potesse trattarsi più che altro di debolezza mentale. Perciò decise di impedirle le lunghe concentrazioni nella preghiera, e spesso, quando era l’ora di andare in coro, la mandava invece nell’orto a zappare o a sorvegliare gli asinelli… La Santa obbediva puntualmente e senza rammarico agli ordini della Superiora; ma fu proprio in quel periodo di prove che il Sacro Cuore di Gesù cominciò ad apparirle!

Al contrario, quella volta che santa Margherita aveva avuto il permesso di fare solo mezz’ora di flagellazione ed ella credette bene di raddoppiarla a testa sua per fare più penitenza, Gesù le apparve e le disse che la prima mezz’ora di flagellazione l’aveva fatta per lui, la seconda per il demonio.

Il cuore che ama obbedisce senza discutere, come Gesù: «Ecco, io vengo, Padre, per fare la tua volontà» (Eb 10,9).

Il Cuore di Gesù voglia renderci obbedienti e docili.

Proposito: Esercitarsi nell’obbedienza pronta e generosa.

FONTE: Cuore di Gesù, Cuore dell’uomo, P.Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010
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