9° giorno: Cuore fedele – Cuore infedele

stellamatutina-sacro-cuore-di-gesùCUORE FEDELE

«Ti ho amato di amore immutabile» (Ger 31,3).

Questo è l’amore del Cuore di Gesù. Da Betlemme al Calvario, dalla Cena Eucaristica alla Cena eterna, il Cuore di Gesù è tutto, è sempre «per noi e per la nostra salvezza». Fedeltà santa, perenne, incondizionata: «Sarò con voi fino alla fine dei secoli» (Mt 28,20). Fedeltà per la nostra salvezza: «Di generazione in generazione durano i pensieri del suo Cuore, per salvare dalla morte i suoi figli» (Sal 32,11).

Eppure, quante volte Gesù avrebbe tutti i motivi e tutto il diritto di allontanarsi e di allontanarci! Invece, Egli continua ad amarci, nonostante le nostre più inique infedeltà. Egli continua a scendere sugli altari nonostante i tradimenti dei suoi ministri; continua a restare nei Tabernacoli, nonostante la solitudine e l’abbandono desolante in cui viene lasciato dai fedeli; continua a donarsi a tutti nella Santa Comunione, nonostante la freddezza e l’indifferenza con cui parecchi lo ricevono. E quanti oggi, scelleratamente, vanno a ricevere la Comunione addirittura in peccato mortale, senza prima confessarsi? Eppure dovrebbero sapere che l’assoluzione sacramentale è assolutamente necessaria prima della Comunione, altri menti si commette un orribile sacrilegio, perché si «mangia e beve la propria condanna» (1Cor 11,29).

Gesù continua a stare in mezzo a noi, anche quando non ci curiamo di Lui, lo mettiamo al secondo e magari all’ultimo posto, pronti persino a barattarlo con una miserabile cupidigia di carne, di denaro o di ambizione.

Povero Cuore di Gesù! Aveva proprio ragione Egli di dire a santa Margherita M. Alacoque: «Ecco il Cuore che ha tanto amato gli uomini, che nulla ha risparmiato fino ad esaurirsi e consumarsi per manifestare loro il suo amore; eppure in ricambio, io non ricevo, dalla maggior parte, che ingratitudini con irriverenze e sacrilegi…».

Possibile che non accogliamo questi divini lamenti del Cuore di Gesù?

Un giorno santa Teresa d’Avila, in estasi durante l’Adorazione eucaristica, contemplò Gesù che le disse con dolcezza: «Teresa, voglio farti vedere la tua vita».

Apparve subito un bellissimo grappolo d’uva, con gli acini succosi e splendenti, che simboleggiavano le preghiere, le azioni e i sacrifici della Santa.

Ma ecco partire dal Tabernacolo un raggio di luce sfolgorante che investì quel grappolo e vi fece apparire cose ben diverse: alcuni acini erano rosi dai vermi, altri erano vuoti e secchi, altri acidi e rotti…

Santa Teresa comprese il linguaggio di quegli acini, che le svelavano tante piccole infedeltà. Tutta confusa, si gettò ai piedi di Gesù, gli chiese perdono e gli promise di impegnarsi con tutte le forze a correggersi. Fu fedele, e divenne una serafina d’amore per il Cuore di Gesù.

stellamatuitna-uomo-pensierosoCUORE INFEDELE

«L’amore delle creature è fallace e instabile; l’amore di Gesù è fedele e costante», dice l’Imitazione di Cristo (II, 7,1).

Il cuore dell’uomo è infedele. Dal cuore dell’uomo vengono gli adulteri. Nel cuore dell’uomo si consumano le infedeltà, i tradimenti, gli abbandoni dell’amico, del coniuge, del compagno di lavoro, del socio di affari…, e persino di Dio.

Nella seconda lettera a Timoteo, san Paolo comunica al suo discepolo una brutta notizia: «Demade mi ha lasciato per amore di questo secolo» (Tm 4,9). Con quanta amarezza  san Paolo scrive queste parole!

Ma se è già riprovevole l’infedeltà a una creatura, che cosa sarà l’infedeltà a Dio? Parrebbe un assurdo dover ammettere l’infedeltà a Dio. E invece è una realtà posta sotto gli occhi di tutti: quanti cristiani battezzati, cresimati, nutriti dall’Eucaristia, hanno poi abbandonato il Signore sedotti dalla carne e dal mondo o dal denaro? Che  dire poi se si tratta di persone consacrate? «Non conosco sacrilegio più orribile – scrive san Bernardo – che quello di riprendere un cuore già dato a Dio». Il Sacro Cuore di Gesù disse una volta a santa Margherita M. Alacoque:  «Quel che più mi è penoso è di vedermi trattato così da cuori a me consacrati»: e disse queste parole – ci riferisce la Santa – con accento di dolore così lacerante da straziare.

Come dimenticare che Gesù ci ha amati per primo, continua ad amarci e ci amerà fino alla fine dei tempi?

Egli è l’unico, il supremo Cuore fedele; e non può abbandonarci, perché noi gli siamo costati tutto il suo Sangue. Con che coraggio il nostro cuore gli può preferire qualunque altra creatura o cosa?

Nelle Cronache francescane si legge che un maestro di Parigi aveva preso l’abito di san Francesco, ma la mamma, povera, non si rassegnò a perdere il figlio e andò a scongiurarlo con lacrime e gemiti di ritornare a lei.

Il figlio, col cuore straziato, cedette e promise di tornare a casa l’indomani. Intanto, si prostrò dinanzi al Crocifisso e pregò così, con i singhiozzi: «Signore, non voglio lasciarti; voglio soltanto assistere mia madre nella sua estrema necessità…».

Il Crocifisso, versando sangue vivo dalle piaghe, gli rispose: «Sei costato più a me che a tua madre, poiché per te io ho versato tutto il mio sangue. Dovrei esserti più caro di tua madre…».

Il buon frate restò in convento, fedele fino alla morte.

Cuore di Gesù, rendi anche il cuor nostro fedele a te fino alla morte.

Proposito: Fare una visita al Sacro Cuore in chiesa o dinanzi a una sua immagine.

FONTE: Cuore di Gesù, Cuore dell’uomo, P.Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010
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