L’apostolo S. Pietro ammonisce i cristiani a non trascurare la propria dignità, perché, dopo la redenzione, per effetto della grazia santificante e della comunione del Corpo e del Sangue del Signore, l’uomo è divenuto partecipe della stessa natura divina. Si è verificato in noi, per l’immensa bontà di Dio, il mistero della nostra incorporazione in Cristo e siamo divenuti veramente i suoi consanguinei. Con parole più semplici possiamo dire che nelle nostre vene scorre il Sangue di Cristo. Perciò S. Paolo chiama Gesù il «Primo dei nostri fratelli» e S. Caterina da Siena esclama: «Per l’amore tuo, Dio si è fatto uomo e l’uomo è fatto Dio». Abbiamo mai pensato che siamo veramente fratelli di Gesù? Com’è da compatire l’uomo che corre in cerca di titoli onorifici, di documenti che comprovino la sua discendenza da nobili casati, che sborsa danaro per comperare dignità terrene e poi dimentica che Gesù, col suo Sangue, ci ha fatto «popolo santo e regale!». Non dimenticare però, che la consanguineità con Cristo non è un titolo riservato solo a te, ma è comune a tutti gli uomini. Vedi quel pezzente, quel minorato, quel povero scacciato dalla società, quell’essere sventurato che sembra quasi un mostro? Nelle loro vene scorre, come nelle tue, il Sangue di Gesù! Tutti insieme formiamo quel Corpo mistico, del quale Gesù Cristo è il Capo e noi siamo le membra. Questa è la vera ed unica democrazia, questa è la perfetta uguaglianza tra gli uomini.
ESEMPIO: È commovente un episodio della prima guerra mondiale, avvenuto sul campo di battaglia fra due soldati moribondi, uno tedesco e l’altro francese. Il francese con uno sforzo supremo riuscì a tirar fuori dalla giubba un Crocifisso. Era inzuppato di sangue. Se lo portò alle labbra e, con voce fievole, iniziò la recita dell’Ave Maria. A quelle parole il soldato tedesco, che giaceva quasi esanime accanto a lui e che fin’allora non aveva dato segno di vita, si scosse e lentamente, come glielo permettevano le ultime forze, tese la mano e, insieme a quella del francese, la posò sul crocifisso; poi con un fil di voce rispose alla preghiera: Santa Maria Madre di Dio… Guardandosi negli occhi i due eroi morirono. Erano due anime buone, vittime dell’odio che semina la, guerra. Nel Crocifisso si riconobbero fratelli. Solo l’amore di Gesù ci unisce ai piedi di quella croce, sulla quale Egli sanguina per noi.
PROPOSITO: Non siate vili agli occhi di voi stessi, se Dio vi stima tanto da versare ogni giorno sugli altari il Sangue Preziosissimo del suo Divin Figliolo per voi (S. Agostino).
GIACULATORIA: Ti preghiamo, o Signore, soccorri i tuoi figli, che hai redenti col tuo Sangue Prezioso.
FONTE: San Gaspare del Bufalo