Eccoti innanzi a Gesù! 0h, come ti guarda, con quale amore ti accoglie! È tutto per te! La sua onnipotenza ha trovato modo di dare a te solo l’udienza!
Da un grande della terra tu devi fare ore ed ore di anticamera snervante, urtante. Qui no! Tu sei solo, con Lui solo, sei il principe amico del Re, sei il benvenuto. Egli é come il sole che é tutto per tutti e per ciascuno. Mille persone possono dire: <<é il mio sole», e mille anime possono dire: <<e il mio Gesù, tutto mio, solo mio!» Che gioia!
Ma, in quale stato ti presenti a Gesti? Non te ne accorgi, e per questo ti lamenti tanto spesso di non sentir nulla, di essere annoiato, e ti pare che la terra bruci sotto i tuoi piedi!
È satana che ti turba, perché non vorrebbe questa dolce intimità.
Ah, se tu avessi l’occhio e l’udito adatti per discernere e distinguere donde ti giunge quel frastuono che ti distrae dalle armonie celesti emananti da Gesù Eucaristia!
Che cosa farebbe un Re con uno che gli viene innanzi accompagnato da monelli che schiamazzano, che suonano tamburi e trombe, seguito dal frastuono delle catene che trascina, offuscato da bende sugli occhi? Il Re dovrebbe prima allontanare tutta quella folla indiscreta, e ci vorrebbe del tempo. Tu porti con te un frastuono assordante: pensieri, fantasie, preoccupazioni, miserie… Hai con te l’orchestruola con il tamburo, la grancassa, il flauto, le frotte di fanciulli che schiamazzano e fanno i capitomboli; conduci con te il giocoliere che ha la scimmia, il pappagallo, la sorca bianca. Gesù deve prima orientarti tutto per sé, sbendarti gli occhi per parlarti, per ridarti la vista e l’udito spirituali da te perduti. Egli deve orientare a Sé, come ad un potente magnete, l’anima tua.
Tu potresti anche non sentire nulla al suo cospetto per un’altra ragione, molto rara, é vero, ma che pure sussiste. Gesù può bendarti Lui stesso, come fa una buona mamma che vuol dare la sorpresa al figlio suo; può voler provare il tuo amore… nascondendosi.
Allora tu non sentirai l’indifferenza, ma la pena di stare cosi innanzi a Lui, e questo é il segno dell’amore che gli porti.
Tu gemi, e, benché distratto, vuoi concentrarti in Lui, lo chiami, Lo desideri… Egli ti tratta cosi perché tu ripari l’indifferenza degli uomini: é logico, é giusto. Egli chiama tanti che non lo ascoltano, e tu in compenso chiami e desideri Lui!
Fonte: Gesù, amore eterno, vita delle anime; Sac. Dolino Ruotolo, 1998.