Turris Davidica, ora pro nobis

stellamatutina-litanie-lauretane-padre-alessandro-apollonioTorre di Davide, prega per noi! La torre di Davide era la fortezza che dominava Gerusalemme, dove si insediò il re Davide, dopo aver conquistato la città. Divenne il simbolo del suo dominio e della sua potenza invincibile contro gli assalti del nemico. Forza e bellezza sono due perfezioni correlative, perché dicono l’integrità dell’essere. Per questo la Chiesa attribuisce alla Vergine Maria le parole che la Bibbia dedica alla sposa del Cantico dei cantici: «Come la torre di Davide il tuo collo, costruita a guisa di fortezza. Mille scudi vi sono appesi, tutte armature di prodi» (4,4).

Il fatto che nelle Litanie Lauretane, Torre di Davide segua immediatamente Rosa mystica, sembra suggerire che come Maria, in quanto Rosa mystica, produce l’essenza che guarisce i mali dei singoli uomini, così, in quanto Turris Davidica, Ella offre la sua protezione universale alla Chiesa e ai popoli che cercano rifugio in Lei. Il Popolo cristiano ha da sempre sperimentato il patrocinio della Vergine e quasi d’istinto ricorre a Lei nei travagli della vita.

La prima espressione pubblica di questo fiducioso ricorso a Maria è la preghiera Sub tuum præsidium, che risale al III secolo. Ecco il testo nella sua essenziale bellezza:

«Sotto la tua protezione ci rifugiamo, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta».

Da notare il “noi” e i verbi al plurale, che indicano l’accorata espressione di tutta la comunità che ricorre fiduciosa alla propria Madre celeste, nel momento del bisogno.

Nel 629, l’Imperatore di Costantinopoli affidava la città al patrocinio della Vergine per scampare all’assedio degli Avari. Ecco la descrizione che ne dà Teodoro Sincello:

«L’Imperatore, alzando le mani al cielo, gridava al Signore: “Signore, tu che tutto vedi, che tutto conosci, tu sai che io ho affidato a te e alla Vergine Madre i figli, la città e il popolo che vi abita…”».

La vittoria sugli invasori fu attribuita alla Vergine.
Così a Lepanto nel 1571 e a Vienna nel 1683, la vittoria della flotta e dell’esercito cristiani contro lo strapotere degli invasori islamici, venne attribuita alla miracolosa intercessione della Vergine Maria. Le feste mariane del 7 ottobre e del 12 settembre ricordano queste due mirabili vittorie militari, grazie alle quali è stata preservata la civiltà cristiana in Europa.

Nel 1944 Pio XII fece voto alla Madonna del Divino Amore che salvò Roma dalla distruzione da parte dei nazisti in ritirata.

Nel 1955 l’Austria venne miracolosamente liberata dall’invasione dell’esercito comunista, senza colpo ferire, per la crociata di Rosari indetta dal frate Cappuccino Petrus Pavlicek. Lo stesso cancelliere dell’Austria Raab riconoscerà che questo è stato il fattore determinante dell’evento. Nel 1974 i comunisti salirono al potere in Portogallo. Subito fu indetta una crociata di Rosari e il governo comunista cadde l’anno dopo, senza fare grandi danni alla società.

Nel 1984 il Papa, in unione con tutti i vescovi della Chiesa, ha consacrato il mondo intero, compresa la Russia, al Cuore Immacolato di Maria, e dopo 5 anni è crollato il comunismo sovietico, senza colpo ferire.

Nel 1986 il popolo filippino, guidato dai suoi vescovi nella “Rivoluzione del Rosario” come protesta non violenta contro il regime dittatoriale, riacquista la propria libertà senza spargimento di sangue.

Sono tutti esempi di quanto sia invincibile Maria contro gli attacchi di satana. Ella è bella e potente: «Leggiadra come Gerusalemme, terribile come schiere a vessilli spiegati» (Ct 6,4). La Chiesa in Lei trova la sua difesa invincibile e anche le anime che in Lei si rifugiano sono preservate dagli strali del nemico infernale.

FONTE: Padre Alessandro M. Apollonio; LE LITANIE LAURETANE. PREGHIERA MARIANA, PREGHIERA DELLA CHIESA;  © 2013,  CasaMarianaEditrice
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