Le Litanie Lauretane, nobili invocazioni mariane

stellamatutina-litanie-lauretane-padre-alessandro-apollonioLa parola litania deriva dal greco litaneia, e significa preghiera, supplica. Nel significato attuale e generico, le Litanie sono delle preghIere composte da una serie di brevi invocazioni a Dio, alla Vergine, ai Santi. La prima parte di ogni invocazione è costituita da un titolo ogni volta diverso, che esprime lode e ammirazione. La seconda parte, quasi sempre fissa, è una richiesta di preghiera, aiuto, protezione.

Antecedenti alle Litanie mariane, e quasi loro matrice, sono le Litanie dei Santi (V secolo), che già durante il pontificato di san Gregorio Magno (†604) si recitavano a Roma nella processione del 25 aprile.

La prima testimonianza di litanie propriamente mariane, sullo schema delle Litanie dei Santi, ma dai contenuti già molto simili alle successive Litanie Lauretane, si ha in un manoscritto parigino del XII secolo. In questo antico documento sono elencate 73 invocazioni a Maria Santissima, alcune delle quali sono confluite nelle successive Litanie che i pellegrini recitavano e cantavano nella Santa Casa di Loreto, da cui l’aggettivo di Lauretane. Queste contengono i titoli mariani più mirabili, confacenti all’ eccellente dignità e singolare funzione della Vergine nell’economia della Salvezza.

Antichi codici manoscritti e libri editi poco dopo l’invenzione della stampa, riportano una notevole varietà di litanie mariane. Quelle, però, che s’imporranno su tutte le altre per la loro intrinseca bellezza e armonia, sono quelle di Loreto. Nel più antico formulario, che risale al XVI secolo, esse erano 44. Hanno raggiunto il numero attuale di 51, secondo l’elenco ufficiale più recente l, grazie a successive aggiunte volute da vari Sommi Pontefici, da san Pio V (†1572) al beato Giovanni Paolo II (†2005).

Nel nostro elenco siamo arrivati a 53 Litanie, perché alla lista comune abbiamo aggiunto i titoli di Regina Ordinis Minorum e Mater misericordiæ. Il primo titolo, Regina Ordinis Minorum, è stato concesso da san Pio X come privilegio ai figli di san Francesco; il secondo titolo, Mater misericordiæ, è una consuetudine ormai molto diffusa 2,

L’origine dei singoli titoli mariani è per lo più antico-testamentaria e patristica, ma non mancano influssi della liturgia e della Tradizione posteriore.
Il primo Papa ad approvare ed indulgenziare le Litanie recitate presso la Santa Casa di Loreto è stato il Francescano Sisto V, nel 1587.
Con un decreto del 1601, sotto il pontificato di Clemente VIII, si ha la fissazione sostanziale delle Litanie Lauretane nel testo oggi conosciuto, e la loro affermazione su altri schemi litanici. Ecco il testo del severo decreto Quoniam multi (6 settembre 1601) del Sant’Uffizio, ordinato dal Sommo Pontefice:

«Dato che di questi tempi, anche molte persone private ogni giorno divulgano nuove litanie col pretesto di fomentare la devozione; poiché circola già una gran varietà, quasi innumerevole di litanie, ed in alcune di esse sono state trovate espressioni sconvenienti e in altre, cosa ben più grave, anche pericolose che sapevano di errore; volendo provvedere con sollecitudine pastorale all’incremento della devozione delle anime e dell’invocazione di Dio e dei Santi, senza il pericolo di quel detrimento spirituale, [Clemente VIII] stabilisce e comanda che si mantengano le Litanie più antiche e comuni, che si trovano nei Breviari, Messali, Pontificali e Rituali, nonché le Litanie che solitamente si cantano nel santo tempio di Loreto.
Chiunque volesse pubblicare altre Litanie, o usarne nelle Chiese – sia negli oratori, sia nelle processioni – di già pubblicate, sia tenuto a presentarle alla Congregazione dei Sacri Riti, perché siano approvate e corrette, se necessario. Non presumano, costoro, di divulgarle in pubblico o di re citarle pubblicamente senza il permesso e l’approvazione della suddetta Congregazione, sotto la pena (oltre a quella del peccato commesso) che sarà severamente inflitta a discrezione dell’Ordinario e dell’Inquisitore».

Da allora ogni modifica ed aggiunta alle Litanie Lauretane dev’essere approvata dalla Santa Sede.
Dopo Sisto V, le Litanie Lauretane sono state arricchite di indulgenze da vari Papi, alcuni dei quali hanno aggiunto alcuni nuovi titoli allo schema primitivo, com’ è stato sopra accennato. Così, la Tradizione vuole che san Pio V abbia introdotto l’invocazione Auxilium Christianorum, ad imperitura memoria della vittoriosa battaglia di Lepanto (1571) contro la flotta musulmana, attribuita all’intercessione della Vergine Santissima. Il beato Giovanni Paolo II (2005), ha aggiunto i titoli di Mater Ecclesiæ (1980) e Regina Familiæ (1995).

Nella struttura complessiva delle Litanie Lauretane si possono distinguere facilmente sei sezioni:

l) tre titoli incentrati sulla santità di Maria;
2) dodici titoli incentrati sulla Maternità di Maria;
3) sei titoli incentrati sulla Verginità;
4) tredici titoli biblico-patristici;
5) quattro titoli in onore di Maria in quanto soccorritrice;
6) tredici titoli incentrati sulla Regalità di Maria.

Nell’uso comune, spesso le Litanie Lauretane sono abbinate alla recita del Santo Rosario e ne formano quasi una parte integrante complementare. Questo avvenne

«in seguito alla prescrizione di Leone XIII di concludere, nel mese di ottobre, la recita del Rosario con il canto delle Litanie Lauretane»3.

Mantengono tuttavia in se stesse l’indole di preghiera mariana che può essere lodevolmente recitata anche da sola, indipendentemente dal Santo Rosario.
Vi sono oggi altre preghiere mariane in forma litanica, ispirate al testo biblico, ai documenti del Concilio Vaticano II, o altro 4. Tuttavia, le Litanie Lauretane mantengono un primato di onore, a motivo della loro antichità, dell’approvazione pontificia, della loro diffusione e del loro contenuto nobilissimo.

L’obiezione che si muove, in genere, alle Litanie Lauretane, è la stessa che si oppone alla recita del Santo Rosario. Si dice che la ripetizione delle stesse formule è monotona e rende noiosa la pregruera. Rispondiamo con suor Lucia di Fatima che la ripetizione degli stessi atti è uno dei caratteri distintivi della vita. Quello che suor Lucia di Fatima diceva a proposito del Santo Rosario, lo possiamo dire anche noi delle Litanie Lauretane:

«Dio ha creato tutto ciò che esiste in modo che si conservi grazie alla ripetizione continua e ininterrotta degli stessi atti […] e a nessuno è ancora venuto in mente di dire che è monotono […]. Ebbene, nella vita spirituale abbiamo la necessità di ripetere continuamente le stesse preghiere, gli stessi atti di fede, di speranza e di carità per avere la vita, visto che la nostra vita è una partecipazione continua alla vita di Dio» 5.

Nella Sacra Bibbia si trovano dei Salmi che, a motivo della loro peculiare struttura, ricordano la preghiera litanica. Ad esempio il Salmo 118 ed il Salmo 136, in cui vengono esaltate le grandi opere di Dio, Creatore e Salvatore del suo Popolo, mediante il continuo intercalare del ritornello «eterna è la sua misericordia».

Nulla ci trattenga, dunque, dall’onorare la Santissima Vergine Maria con la recita quotidiana delle Litanie Lauretane, dopo quella del Santo Rosario. La ripetizione di queste nobili preghiere, renda nobile il nostro animo e lo abbellisca di tutti i preziosi doni dello Spirito Santo.

 FONTE: Padre Alessandro M. Apollonio; LE LITANIE LAURETANE. PREGHIERA MARIANA, PREGHIERA DELLA CHIESA; Casa Mariana Editrice, 2013

_______________

1. Cf. CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Benedizionale, LEV, Città del Vaticano 1992, pp. 1178-1179. In questo elenco, in verità, compaiono solo 50 litanie. A queste deve aggiungersi l’invocazione Regina Familiæ, la 51ª, voluta dal beato Giovanni Paolo II nel 1995, tre anni dopo la pubblicazione del suddetto Benedizionale.
2. Così, per esempio, anche nelle Litanie Lauretane pubblicate sul sito ufficiale del Vaticano (www.vatican.va). a tutt’oggi (26 maggio 2012), il titolo di Madre di misericordia compare subito dopo Madre del Salvatore, a conclusione della sezione dedicata ai titoli di maternità. Così anche il card. Vincenzo Fagiolo (†2000) nella sua meditazione sulla Madre della misericordia (in www. collevalenza.it; il 26 maggio 2012).
3. CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI, Direttorio su Pietà popolare e Liturgia. Principi e orientamenti, Città del Vaticano 2002, p. 167, § 203.
4. Oltre alle Litanie mariane e dei Santi, sono approvate dalla Chiesa anche le Litanie del Sacro Cuore di Gesù, del Preziosissimo Sangue e di San Giuseppe (cf. ivi, §§ 171.178.222).
5. Suor LUCIA, Gli Appelli del messaggio di Fatima, Città del Vaticano 2001, pp. 273-274.

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